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“Puzzoni, schifosi, farete una brutta fine”. Buttafuoco asfalta la sinistra radical chic

Pubblicato il 04/12/2022 12:00

Durante il programma televisivo “Stasera Italia”, andato in onda su Rete4 nella puntata del 2 dicembre, è scoppiato un acceso dibattito sulla manovra del governo Meloni con cui è stato stabilito l’innalzamento del limite ai pagamenti con il Pos. Come abbiamo già riferito attraverso le pagine de ilparagone.it, ricordiamo che il limite, che già era stato alzato a 30 euro, ha subito un ulteriore aumento. Stando all’ultima decisione presa dall’esecutivo il limite risulta a 60 euro. Tale manovra consente a tutti gli esercenti di non dover pagare (e quindi regalare) alle banche la quota prevista per ogni transazione quando la cifra è troppo piccola. Sotto i 60 euro, un esercente potrà rifiutarsi di effettuare la transazione mediante pagamento con carte di credito o bancomat e richiedere al cliente di effettuare il pagamento mediante contanti. La scelta sarà in mano alla discrezionalità del singolo esercente. (Continua dopo il video)

Su tale manovra, durante la puntata condotta da Barbara Palombelli, si è espresso Pietrangelo Buttafuoco, il quale ha osservato che “sta nascendo una stupida guerra di religione che presuppone la criminalizzazione di chi adopera il contante”. Invece, sottolinea lo scrittore, “dovrebbe essere una scelta libera”. Il pos, aggiunge Buttafuoco, “sta diventando uno strumento che fa molto fine ma c’è una grande larga Italia che a queste cose ha bisogno di arrivarci per gradi Quindi questa guerra di religione, che è una guerra ideologica, secondo me nasconde sotto sotto il tentativo di dire puzzoni, evasori, schifosi, voi bottegai farete una brutta fine. Il messaggio è solo questo”, ha concluso Buttafuoco.

Marco Revelli, altro ospite presente in studio, ha spostato invece il problema dell’obbligo del pos dopo i 60 euro di spesa su un piano diverso: “Bisognerebbe imporre alle banche di azzerare o quasi azzerare le commissioni per le piccole cifre, un governo serio dovrebbe fare questo”. “Certo prendersela con le banche è più difficile”, conclude il politologo e sociologo, “che prendersela con il negoziante o il consumatore”.