Se c’è una cosa che la guerra in Ucraina ci ha insegnato, è che dalle parti del Cremlino conoscono bene i mercati dell’energia e sanno come militarizzare i flussi di gas naturale. Le sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia si sono rivelate, infatti, un pericoloso boomerang, che da un lato non ha affatto messo in ginocchio i colossi di Mosca, Gazprom in testa, dall’altro ha costretto i Paesi del Vecchio Continente a ricorrere a piani di diversificazione dei fornitori che, però, non risolveranno a breve il problema del calo della carenza di gas. Con il rischio di piani di razionamento sempre più rigorosi.
Alle pagine del Foglio, il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli ha infatti spiegato: “L’Italia avrà ancora bisogno delle forniture dalla Russia per coprire i picchi di domanda invernali. Se la Russia che dava 90 milioni di metri cubi al giorno dovesse venire meno, in quei giorni dovremo ridurre la domanda”. Un razionamento che partirà “dagli impianti più grandi, che si offrono di tagliare dietro compensazione economica da parte dello Stato, ma non sarà comunque sufficiente”.
Secondo Tabarelli bisognerà perciò ipotizzare una riduzione dei consumi anche per le piccole e medie imprese diffuse in determinate aree del territorio. E se non dovesse bastare? “La fase successiva, in uno scenario più severo, sarebbe l’interruzione del gas alle centrali elettriche. E qui le cose si complicherebbero perché se smetti di rifornire le centrali elettriche devi ipotizzare di tagliare la fornitura di corrente. Di nuovo, si partirebbe dalle grandi industrie per poi passare alle più piccole, fino al taglio dei riscaldamenti o ai blackout mirati”.
Tabarelli ha affrontato anche l’ipotesi più estrema, quello di un “lockdown energetico”, da valutare in caso la situazione dovesse davvero complicarsi: “Si tratta di uno scenario estremo, ma va ipotizzato. C’è una guerra in corso, non è una passeggiata, ma se si agisce consapevolmente può essere affrontata senza che diventi una tragedia”. Possibili, dunque, misure che regolino gli orari di uffici e attività commerciali, smart working e via dicendo.
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