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Povertà minorile, Italia agli ultimi posti. Mentre l’Europa (come al solito) è inutile

Pubblicato il 30/09/2020 12:56

Cara Italia, mentre il dato medio all’interno del contesto europeo scende, il tuo ti posiziona al quarto posto tra i quattro paesi in cui la situazione è peggiore, come te Bulgaria, Grecia e Romania.

Con amarezza riferiamo la notizia che rappresenta i risultati di uno studio condotto dalla Corte dei Conti europea, nel nostro Paese “un minore su tre è a rischio povertà o esclusione sociale”. Contro il dato europeo “un minore su quattro” e quello dei Paesi in cui la situazione è migliore, Danimarca, Olanda, Repubblica Ceca e Slovenia, dove il rischio è “uno su sei”.

In realtà potrebbe essere anche peggio di così dal momento che i dati della rilevazione si riferiscono al 2018 quando ancora la pandemia di Covid-19 non aveva messo in crisi l’economia europea. Dunque “è probabile che la povertà infantile dilaghi ulteriormente”, ha osservato Tony Murphy, il componente della Corte dei Conti europea responsabile della relazione.

All’interno di questo quadro che evidenzia come il duro colpo vada a battere proprio sulle generazioni future, che ruolo svolge l’Unione europea? Meno di zero, infatti fa notare il sito affaritaliani.it, lo studio mette in evidenza che“i minori in stato di povertà non costituiscono esplicitamente un gruppo di destinatari per il sostegno dell’Ue”. Infatti “non è -neanche- noto l’ammontare dei fondi assegnati direttamente alla lotta contro la povertà infantile né cosa sia stato realizzato in questo campo” nell’Ue.