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“Presto faremo gli studi”, l’annuncio choc di Pfizer e Moderna. Se questa non è un’ammissione…

Pubblicato il 15/11/2022 09:16

In questo mondo ormai al contrario molti esultano per l’ultimo annuncio di Pfizer e Moderna che hanno fatto sapere che presto intraprenderanno studi sulle reazioni avverse a lungo termine legate alla somministrazione dei loro vaccini contro il Covid. L’annuncio, invece di creare entusiasmo, dovrebbe farci sobbalzare sulla sedia! Infatti: non avrebbero dovuto farli prima questi test? Se li fanno solamente oggi (anzi: “presto”) significa che i vaccini sono andati in commercio senza che nessuno ne abbia prima verificato i rischi cardiaci. In particolare gli studi, infatti, si concentreranno sulle miocarditi e altre tipologie di infiammazioni o danni cardiaci. Visto che nell’ultimo anno e mezzo c’è stato un boom di morti per malori cardiaci o per “malori improvvisi”, come continuano a titolare ogni giorno i giornali locali e non solo, riportando i lutti. Lutti sempre più frequenti e sempre più tra i giovani e giovanissimi. A riferire l’intenzione di Big Pharma è l’emittente televisiva “Nbc News”, circa due anni dopo la concessione da parte della Food and Drug Administration (Fda) delle autorizzazioni per l’uso di emergenza di quei farmaci negli Stati Uniti. (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiega anche TgCom24, “i test pianificati dal colosso farmaceutico che ha sede a New York dovrebbero proseguire per un periodo di cinque anni negli Stati Uniti e in Canada. Pfizer, in particolare, ha avviato assieme alla Pediatric Health Network i preparativi preliminari per condurre test clinici tesi a verificare l’incidenza dei possibili rischi legati al suo vaccino: le infiammazioni cardiache sembrano verificarsi infatti con maggior frequenza nei soggetti più giovani”. Intanto il Comitato per i farmaci a uso umano (Chmp) dell’Ema (l’Agenzia del farmaco europea), incurante del pericolo (chissà perché…) ha approvato il vaccino bivalente Pfizer contro il Covid aggiornato alla sotto-variante BA.4/BA.5 per i bambini dai 5 agli 11 anni. (Continua a leggere dopo la foto)

Ne hanno dato notizia le due aziende. La palla passa alla Commissione Europea a cui spetta l’approvazione finale, che si attende a breve. Che domande. È chiarò che arriverà, senza batter ciglio, continuando a ingrassare le tasche di Big Pharma (e di Pfizer in particolare) e continuando a ignorare i dati veri sulle morti tra i giovani e sulle morti per problemi cardiaci. Il vaccino aggiornato a BA.4/BA.5 è già autorizzato per le persone con più di 12 anni. (Continua a leggere dopo la foto)

Nelle sperimentazioni cliniche negli adulti, il vaccino “ha dimostrato una forte risposta immunitaria contro BA.4 e BA.5, misurata a 30 giorni dalla vaccinazione, con un profilo di sicurezza e tollerabilità simile a quello del vaccino originale”, fanno sapere le aziende. Marameo. A inizio ottobre il vaccino ha ricevuto l’autorizzazione in condizioni di emergenza (Emergency Use Authorization) per l’uso nei bambini dai 5 agli 11 anni da parte dell’americana Food and Drug Administration.

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