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“O ti fai spiare o non entri in città”. L’ultima trovata del sindaco PD: “Un Grande Fratello”

Pubblicato il 17/09/2022 11:20 - Aggiornato il 18/09/2022 10:39

Per entrare a Milano, a breve, servirà farsi tracciare. No, non è una battuta di cattivo gusto né la trama di un film fantascientifico, ma più semplicemente la conseguenza delle nuove regole che scatteranno dal 1 ottobe. L’accesso al centro cittadino con l’automobile sarà regolato da nuovi divieti, in particolare con lo stop nell’area B (quasi l’intera città) a nuove categorie di veicoli. La decisione è stata inserita nel piano comunale anti-smog per limitare l’inquinamento cittadino.

L’Area B è la zona a traffico limitato (Ztl) che comprende gran parte del territorio del comune di Milano. Dal 1 ottobre, non potranno più accedervi i veicoli Euro 2 benzina, Euro 4 diesel senza FAP, Euro 4 diesel con FAP di serie e campo V.5 > 0,0045 g/km o senza valore, Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione <= 0,0045 g/km, Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro il 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 diesel con FAP after-market installato dopo 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 5 diesel. Per chi rientra in queste categorie esiste però una soluzione.

Lo stesso Comune di Milano, guidato dal sindaco dem Beppe Sala, ha infatti deciso di “venire incontro” agli automobilisti che rientrano nelle tipologie coinvolte nelle restrizioni attraverso il sistema Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), servizio di Regione Lombardia e Regione Piemonte che permetterà ai veicoli inquinanti di attraversare le Ztl. Per farlo, però, gli automobilisti dovranno installare una “scatola nera” a bordo. Sì, avete capito benissimo.

Grazie a questo strumento, gli automobilisti saranno tracciati e potranno sì entrare nella zona Ztl, ma rispettando un massimo di chilometri consentiti. Il dispositivo permette infatti di calcolare i tempi di percorrenza reali e controllare il percorso effettuato. Un Grande Fratello che controllerà gli spostamenti dei cittadini milanesi, dunque. Di fronte al quale molti utenti hanno subito alzato la voce sui social: “Per entrare a Milano dovremo farci tracciare. Quale sarà il prossimo passo? Un chip direttamente sottopelle?”. Scenari inquietanti ai quali, purtroppo, la realtà inizia ad assomigliare davvero.

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