Un’altra occasione ghiotta da sfruttare, per “loro”. E quindi ora inizia il pressing. I leader europei imprimono un’accelerata sul cosiddetto passaporto vaccinale. Nell’ultimo Consiglio europeo, infatti, Angela Merkel ha detto: “Tutti hanno concordato sul fatto che serva un documento digitale che certifichi il vaccino. La direttiva politica è di averlo nei prossimi tre mesi”. L’obiettivo è averlo già per l’estate. La scusa è salvare la stagione turistica, e pazienza se si avvierà un’ennesima discriminazione che genererà cittadini di serie A e cittadini serie B, cittadini “buoni” e cittadini “cattivi”. Per non parlare della valanga di dati personali – e certamente sanitari – che arriveranno dritti dritti nelle casse di chi gestirà le piattaforme. Sarebbe un’infornata di dati senza precedenti. (Continua a leggere dopo la foto)
Il documento dovrà essere accettato in tutti i Paesi europei. Senza se e senza ma. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, dal canto suo – pur stando al centro di ogni critica possibile per il disastro combinato con i vaccini stessi e con la gestione dell’emergenza in Europa – ha insistito sull’importanza di sviluppare un approccio europeo al sistema dei passaporti vaccinali. Anche perché eventuali iniziative bilaterali di singoli Stati membri “creerannno ancora più difficoltà”. Embè. (Continua a leggere dopo la foto)
Aziende del calibro di Google ed Apple sono pronte a “offrire soluzioni” all’Oms, ma si tratta di condividere dati sensibili. Bruxelles continuerà a dialogare con i governi per “progredire in questa direzione entro marzo”. E il dibattito – come sottolinea Open– dovrà “tenere conto da un lato del rischio di discriminazioni, dall’altro del fatto che per molti Paesi europei il turismo è fondamentale dal punto di vista economico e sociale”. (Continua a leggere dopo la foto)
In Francia, intanto, il presidente Emmanuel Macron riunirà la prossima settimana i membri del governo per preparare il pass sanitario, che però “non sarà un passaporto vaccinale”, ci tiene a precisare facendo il gioco delle tre carte. La creazione di questo nuovo strumento, ha detto Macron, “porrà molte questioni tecniche, di rispetto dei dati individuali, di organizzazione delle nostre libertà”. Dunque servirà molta attenzione.
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