E anche il salmo del Covid è finito in gloria. Un gloria molto italiano, molto burocratico. Solo ieri infatti quei numeri e quelle curve che per quattro anni – soprattutto i primi due – avevano angosciato gli italiani accompagnandoli in ogni edizione del telegiornale e dei talk coi bollettini della pandemia sono stati pensionati. Evviva, verrebbe da dire. Del resto ormai il Covid è passato di moda.
Eppure quante ombre sarebbero ancora da chiarire, se non fosse che tra inchieste, commissioni e ritardi l’impressione sia più quella di far passare il tempo che di far luce. Le notizie arrivano così, nella speranza di non suscitare grandi clamori: prima il ritiro del vaccino AstraZeneca dal mercato, ora il pensionamento dei bollettini.
A esser precisi dalla prossima settimana quei numeri e quelle sigle allora poco conosciute come l’Rt non avranno più una comunicazione settimanale ma si limiteranno a finire sul sito del ministero della Salute, dove si trovano anche altri dati sul Sars-CoV-2.
Quattro anni di annunci, dicevamo. Il primo lo lesse l’allora direttore dell’Inmi Spallanzani, Francesco Vaia, il quale dava notizie sulle condizioni della coppia cinese ricoverata in istituto e nelle settimane successive sui tanti assistiti dall’Irccs. Poi, con l’esplosione della pandemia, ogni giorno nel pomeriggio la Protezione civile, con Angelo Borrelli a capo della struttura, allestiva la conferenza stampa in cui venivano illustrati tutti i numeri del Covid in Italia, commentati dagli esperti. E pulire da commissari sempre più commissari. Ve lo ricordate Arcuri?
Ad ogni ora del giorno si animavano discussioni, scientifiche, economiche, sociali. E fu per effetto di quei numeri che arrivarono le chiusure e le riaperture colorate a seconda della gravità, regione per regione. Oggi vengono i brividi a ripensare a quel che accadde, alle spaccature sociali, persino dentro le famiglie. E poi le crisi aziendali, i crolli, la speranza (brivido…) di poter beneficiare di qualche intervento.
Furono quei numeri a creare le virostar, cioè quei medici esperti in materie fino a quel momento sconosciute ai più, le cui parole diventarono – nel bene e nel male – un vangelo da rispettare alla lettera. Malgrado i cambiamenti di versioni. Oggi quelle virostar sono tornate a fare il loro lavoro. Più o meno…
Col pensionamento per via burocratica dei bollettini ripensiamo alle scartoffie che dovevano compilare per uscire di casa, le autocertificazioni. Saranno invece impossibili da cancellare i banchi a rotelle, le mascherine, i tamponi e i green pass. I bollettini vanno in pensione dunque. Ma sui numerini che ci finivano sopra sono appena cominciate ben altre battaglie: sta’ a vedere che li manomettevano pure…