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“Italia provincia di Germania”. L’assurdo (ed esemplare) caso della Ong del mare che non riconosce la sovranità italiana

Pubblicato il 06/06/2023 14:54

Era stata fermata per violazione dei decreti Ong e sanzionata al suo arrivo a Ortona, porto che avrebbe dovuto raggiungere nel minor tempo possibile e senza effettuare deviazioni. Invece, la nave ha modificato la rotta e perso tempo per intervenire in uno scenario sul quale erano già in coordinamento le motovedette della Guardia costiera italiana. Un caso che sta facendo discutere: il presidente dell’Organizzazione non governativa Sea Eye Gordon Isler si è infatti lamentato del comportamento del nostro Paese e ha chiesto il supporto della Germania. L’ennesimo attacco alla nostra sovranità nazionale, messa già tante volte in discussione in passato dall’Ue (con la benedizione di una bella fetta della sinistra). (Continua a leggere dopo la foto)
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“Mi aspetto che il ministero degli Esteri federale e il governo federale decidano di prendere una posizione contro l’Italia e ci sostengano” ha dichiarato Gordon Isler al quotidiano “Neue Osnabruecker Zeitung”. Il rischio, anticipato dal Giornale, è che si arrivi al solito paradosso: la Germania, invece di gestire direttamente i migranti, finanzia con centinaia di migliaia di euro le Ong, che vengono poi a sbarcare in Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

ong sea eye italia

Secondo Isler la legislazione italiana violerebbe il diritto internazionale “poiché abbiamo l’obbligo di salvare le persone in difficoltà”. Eppure il diritto internazionale non regolamenta l’operato delle navi che vanno appositamente per mare a cercare piccole imbarcazioni in difficoltà. Intervenendo anche se l’equipaggio non si trova in situazione di pericolo. Nel caso specifico, l’imbarcazione sulla quale ha operato Sea Eye era già stata attenzionata dall’IMRCC di Roma, tanto che vi si stavano dirigendo gli assetti della Guardia costiera italiana. (Continua a leggere dopo la foto)

Invece che indignarsi, il Pd acora una volta ha preso le difese di Berlino. “Questo governo criminalizza e punisce chi salva vite. Esprimiamo solidarietà all’equipaggio della Sea-Eye”, hanno dichiarato Claudio Mastrangelo, incaricato della direzione nazionale Pd e segretario regionale Giovani democratici Abruzzo, e Saverio Gileno, coordinatore della segreteria Gd Abruzzo. Come sempre, insomma, la sinistra si schiera dalla parte delle Ong, liberissime di violare le norme italiane e poi fare la voce grossa.

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