Il conto alla rovescia è quasi esaurito, con il 15 giugno sempre più vicino. In quella data terminerà ufficialmente l’obbligo di mascherina al chiuso per gli italiani, oltre che quello di vaccinazione per la popolazione over 50, ma nonostante questo il futuro non sembra affatto roseo per quei cittadini, ormai la stragrande maggioranza, che rivendicano un ritorno alla vita di sempre. All’interno del governo, infatti, non c’è ancora una posizione unica sul prolungamento o meno delle imposizioni, con il rischio che a spuntarla, alla fine, sia come sempre la linea più “prudente”, quella che fa capo al ministro della Salute Roberto Speranza.
Come rivelato da Il Giornale, infatti, a tenere banco nell’esecutivo è soprattutto l’obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa aveva aperto una breccia ad aprile, quando aveva detto: “Il 15 giugno credo andremo a rimuovere le ultime misure restrittive come le mascherine al chiuso”. Una posizione che lasciava presagire rivoluzioni in arrivo e che però si è rivelata personale, non convidisa dal ministro Speranza. L’idea del titolare della Salute sarebbe, piuttosto, quella di prolungare gli obblighi.
Dovesse passare la linea Speranza, dunque, gli italiani dovranno continuare a indossare le mascherine sui treni, sugli aerei, in metro e nei bus. Fino a quando? Non c’è ancora una risposta certa, ma il modello di riferimento resta quello tedesco, dove l’obbligo è stato prolungato fino al 23 settembre. Una linea che trova d’accordo l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il presidente Franco Locatelli che ha spiegato: “In questa fase possiamo liberarci della mascherina in alcuni contesti, credo vi sarà però un orientamento di conferma sui mezzi pubblici, sui treni a lunga percorrenza e sugli aerei”.
Favorevole al prolungamento dell’obbligo sul trasporto pubblico locale e sugli aerei anche il responsabile dell’Unità di Statistica Medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma Massimo Ciccozzi, con la comunità scientifica che resta però divisa in merito. Tanti esperti hanno definito inutile l’accanimento con il quale il governo continua a imporre le protezioni per il viso ai cittadini, in un momento in cui i dati sui decessi e i ricoveri per Covid lascerebbero invece spazio, in teoria, all’ottimismo. Il rischio è che gli italiani debbano, invece, indossare le mascherine almeno fino a settembre: se qualcuno lo trova assurdo sappia che è in buona compagnia.
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