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“O ci ascoltate o vi commissariamo”. La clamorosa rivincita dei medici no vax sospesi

Pubblicato il 12/04/2022 20:03

Una vera e propria “mossa tattica” quella dei 126 medici non vaccinati sospesi dall’Ordine dei Medici di Torino. Questo è il classico esempio pratico dell’ “unione fa la forza”, i sanitari sospesi di Torino, infatti, sono arrivati in blocco all’assemblea generale per l’approvazione del bilancio, riservando un’amara sorpresa al Presidente Guido Giustetto.
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L’unione fa la forza

L’Ordine dei Medici di Torino ha dovuto rimandare la votazione per l’approvazione del bilancio annuale alla luce dei 126 sanitari sospesi che hanno espresso voto contrario. La mossa strategica è da interpretarsi come un chiaro segnale del profondo disagio vissuto dalla categoria. Presentandosi compatti alla votazione, i medici sospesi hanno messo in minoranza i componenti favorevoli, causando la non approvazione del bilancio stesso.
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Pronti al commissariamento

Rosanna Becarelli, uno dei medici sul posto, intervistata da Byoblu ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Si è trattato di una mossa molto tecnica per rinviare alla prossima assemblea l’approvazione del bilancio. Se ci sarà un’altra assemblea in cui l’Ordine andrà sotto dalla maggioranza dei votanti si passerà al commissariamento dell’Ordine. Il punto dei presenti è che indubbiamente c’è un disagio nella categoria, soprattutto per il fatto che l’Ordine si è trovato “ope legis” ad applicare le sospensioni dei medici non vaccinati, cosa che oltre a creare un problema non indifferente per i professionisti, crea un problema non meno grave per i pazienti che non vengono curati. Naturalmente adesso sia apre anche il dibattito se si debbano curare o meno i “no vax”. Noi riteniamo che questo meriti un confronto aperto e franco con la nostra Istituzione di riferimento».
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La ferma convinzione dei medici sospesi

Dunque, le richieste dei medici sospesi sembrano essere più che legittime, invocando un confronto sincero su sospensioni e pazienti abbandonati a loro stessi. La fermezza della loro azione si percepisce dal fatto che se questo non dovesse avvenire, perseverando nel sottostare ad una legge altamente discriminatoria ed ingiusta, l’Odine dei Medici di Torino potrebbe addirittura finire in commissariamento a causa della loro azione di protesta.
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Sicuramente non mancano di coraggio e convinzione i medici sospesi torinesi e, probabilmente, potranno essere presi come esempio per le eventuali future rimostranze di tutti i loro colleghi italiani.

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