Una vera e propria rivolta, quella andata in scena a Londra nelle scorse ore. Con tanti cittadini scesi in strada per dire no alla nuova tassa che regolerà l’ingresso in città: a partire da giovedì 31 agosto, infatti, saranno in vigore le cosiddette “Ulez” (Ultra low emission zone), aree a basse emissioni dove gli automobilisti dovranno pagare dodici sterline e mezzo al giorno per poter transitare. Zone molto ampie, che copriranno una vasta porzione del territorio della capitale del Regno Unito, e che sono state create in nome della cosiddetta “Rivoluzione Green“: l’unico modo per evitare il pedaggio è quello di avere una vettura nuova e considerata in linea con gli standard sulle emissioni. Una decisione che ha spinto molti londinesi a ribellarsi contro le nuove Ztl. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nelle scorse ore, come riportato dal Tempo, un centinaio di manifestanti si è scontrato duramente con la polizia di fronte ai cancelli di Downing Street, la sede del primo ministro Rishi Sunak. In alcuni casi è stato necessario l’uso della forza da parte degli agenti, che hanno proceduto anche all’arresto di alcuni dei presenti più animati, con scontri e tensioni. Anche sui social, in tanti hanno protestato contro le nuove Ztl. (Continua a leggere dopo la foto)

“No alle nuove Ztl”. Scontri e arresti a Londra: i cittadini insorgono
A decidere la creazione delle zone a traffico limitato è stato il sindaco laburista di Londra Sadiq Khan, che ha messo la firma sulle nuove regole che interesseranno 32 distretti della città. A partecipare alla protesta sono stati anche tanti anziani, che hanno puntato il dito contro i varchi definendoli “una tassa per i poveri”. (Continua a leggere dopo la foto)

Durante le proteste, sono state distrutte alcune telecamere, sradicate o spruzzate con la vernice, sparse per la città. Il sindaco di Londra ha difeso le proprie posizioni, sottolineando di non essere “anti-auto” ma ribadendo che non potranno più entrare in città veicoli diesel immatricolati prima del 2014, veicoli a benzina registrati prima del 2006, motocicli acquistati prima del 2001. Resteranno esentate, invece, le auto storiche.