Finisce lo stato di emergenza ma diventa obbligatoria la mascherina nella scuola dell’infanzia. Il Ministero dell’Istruzione sembra andare nella direzione opposta rispetto al concludersi delle misure restrittive, inserendo l’obbligo di mascherina in classe anche per i bambini al di sopra dei 6 anni di età che frequentano la scuola dell’infanzia. Il tutto è stato ufficializzato nella Circolare numero 410 del 29 Marzo.
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Il ministro Bianchi la fa grossa
Dare un senso a questo nuovo provvedimento è pressoché impossibile. Sembra una vera e propria persecuzione quella adottata nei confronti dei più piccoli da parte del Ministero capeggiato da Patrizio Bianchi. Per tutta la durata della pandemia, infatti, i bambini frequentanti le scuole dell’infanzia (cara grazia!) sono stati liberi di poter presenziare in classe senza l’odiosa mascherina, mentre da oggi saranno costretti ad indossarla. Non tutti, ma chi ha già compiuto i sei anni dovrà farlo.
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La circolare della vergogna
A sancirlo è stata la circolare 410 del 29 marzo, in cui il Ministero dell’Istruzione indica con la tabella al paragrafo 1 «Misure precauzionali per la scuola dell’infanzia» l’obbligo di indossare la mascherina per tutti gli bambini che abbiano superato i sei anni di età. Una mascherina di tipo chirurgico, pur consentendo l’utilizzo di «dispositivi di maggior efficacia protettiva». Questo accade in assenza di casi di positività al Covid nella stessa classe oppure fino a tre casi, mentre se fossero riscontrati quattro o più casi nella stessa sezione, anche i bambini della scuola dell’infanzia, questa volta tutti, dovrebbero utilizzare mascherine addirittura FFP2.
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Un provvedimento senza alcun senso
Questo provvedimento sembra essere del tutto insensato per due banalissimi motivi: fino a ieri nessun bambino della scuola dell’infanzia doveva indossare la mascherina, nemmeno nei periodi peggiori della pandemia quando eravamo tutti costretti a stare chiusi in casa o non aprire i negozi; non si capisce secondo quale crisma il problema venga posto adesso, dopo la fine dello stato d’emergenza. In secondo luogo, questo nuovo provvedimento ministeriale, rischia di creare diversi problemi di carattere psicologico. Ci sarebbe una minoranza di piccoli alunni che, all’improvviso, si sentirebbero “diversi” rispetto ai compagni di classe con cui hanno condiviso la stessa modalità di permanenza nelle aule fino al giorno prima, cioè senza mascherina, vedendosi costretti a dover indossare il dispositivo di protezione. Un problema già acclarato per i gradi superiori.
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Il sadismo del Governo continua nonostante, in teoria, non vi siano più i presupposti per applicare nuove restrizioni. In particolare, quello che colpisce è l’accanimento verso i più piccoli, che fino ad oggi si erano salvati dall’aberrante obbligo di indossare per ore ed ore il dispositivo di protezione. Sembra che la frenesia sanitaria di chi ci governa sia ancora una dura realtà con cui fare i conti e questa volta a farne le spese sono i nostri figli.
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