Dopo aver messo alla Sanità uno Speranza-bis, ossia il neo ministro Orazio Schillaci (che era a favore di Green pass, obblighi vaccinali e restrizioni, e che proprio Speranza nominò all’Iss), Giorgia Meloni mette alla Giustizia Carlo Nordio, uno che in più occasioni ha ricalcato proprio quelle posizioni, arrivando a dire che ci si dovesse vaccinare “con le buone o con le cattive” e che il lockdown per i non vaccinati “da un punto di vista costituzionale sta in piedi”. Non ci credete? Ebbene, siccome in Italia si ha la memoria corta, andiamo a riprendere queste dichiarazioni. Partiamo dall’articolo che Nordio scrisse sul Messaggero sabato 8 gennaio 2022. Il titolo era: “L’obbligo di vaccino spiegato ai No vax”. Scriveva il neo ministro della Giustizia: “Nei momenti cruciali, la comunicazione dev’essere chiara, motivata e convincente. Per questo, una volta dimostrata la contagiosità di Omicron, il nostro governo avrebbe dovuto […] ammonire così i dieci milioni di italiani non ancora vaccinati: «Tra voi la distinzione è semplice: quelli che sono contagiati e quelli che si contageranno. Quindi vaccinatevi con le buone, o lo faremo con le cattive»”. (Continua a leggere dopo la foto)
Aggiungeva Nordio nello stesso articolo: “Mancato il ‘Warning’ è mancato il ‘Let’s go!’ E i risultati si son visti: tre giorni fa cinquantamila positivi; l’altroieri centomila, ieri il doppio. E domani forse un milione. Con questa prospettiva, il Governo ha introdotto l’obbligo, sia pur limitato agli ultracinquantenni. Un provvedimento estremo e coraggioso, che tuttavia non è stato accompagnato da una comunicazione rapida e adeguata. Forse avrebbe convinto solo chi era già convinto. Ma almeno avrebbe eliminato alcuni dubbi ed evitato pretestuose obiezioni. Quella principale è che l’obbligo viola i princìpi di libertà garantiti dalla Costituzione. Al che si risponde che proprio l’art. 32 della Carta prevede il trattamento sanitario obbligatorio, purché, chiarisce la Giurisprudenza, sia ragionevole, proporzionato e temporaneo. Ma la risposta non è del tutto soddisfacente: o meglio, lo è nella forma, ma non nella sostanza. Anche perché la recente legge sul testamento biologico ha ribadito il diritto a rifiutare le cure sia nel presente che nel futuro, se intervenisse l’incapacità dell’avente diritto. Insomma la cornice normativa è assai complessa, e dev’essere integrata con il quadro della situazione concreta. E questo quadro dev’essere guardato alla luce dello stesso art. 32, che definisce la salute non solo come fondamentale diritto dell’individuo ma anche come «interesse della collettività»”. (Continua a leggere dopo la foto)
Capito sì? Sostiene ancora Nordio, quello nominato dalla Meloni che si dichiarava anti-Sistema: “Concludo da dove avevo iniziato. A Omaha beach il generale Cota non ha letto pomposi proclami evocando Dio, Patria e Famiglia, concetti sacrosanti, ma in quel momento inidonei. Ha detto solo le cose come stavano, e in modo tale da farsi capire. Se i suoi ragazzi non lo avessero ascoltato l’invasione sarebbe fallita, e la guerra avrebbe avuto un corso disastroso. Per fortuna lo hanno seguito spontaneamente e la battaglia è stata vinta. Forse da noi è troppo pretendere che i No vax vengano convinti con le buone. Ma proprio per questo è necessario che il governo spieghi bene perché ha dovuto usare le cattive”. (Continua a leggere dopo il video)
Infine, ricordiamo una sua intervista a Ring in diretta su Antenna Tre in cui Nordio sosteneva che “Costituzione alla mano è un provvedimento che sta in piedi”. A cosa faceva riferimento? All’istituzione di un lockdown specifico per i non vaccinati, mentre il dibattito infuriava sulle nuove regole per il cosiddetto “Super Green Pass”. Invitiamo a riscoltare l’intervento che QUI linkiamo. Ora sapete quale sarà la linea che seguirà questo governo. Con Nordio e Schillaci state pur certi che tornano le possibilità di obblighi vaccinali e soppressione delle libertà.
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