x

x

Vai al contenuto

“Non facendolo non danneggio nessuno: non capisco perché dovrebbe essere un dovere sociale”

Pubblicato il 02/09/2021 16:45 - Aggiornato il 02/09/2021 16:49

Di seguito riportiamo la lettera di uno dei nostri lettori.

Vaccinarsi è un dovere sociale, questo è il nuovo mantra. Te lo ripete chiunque, dal Papa al Presidente della Repubblica. Non importa che quando ti vaccini ti facciano firmare una liberatoria dove si chiarisce che nessuno ti risarcirà per i danni da vaccino e che gli effetti a medio-lungo termine sono ovviamente sconosciuti (e come potrebbero esserlo per un prodotto che ha poco più di un anno di vita?).
Non importa che il rapporto costi benefici cambi enormemente a secondo delle fasce d’età e che io non sia in una fascia “a rischio”. (Continua dopo la foto)

Non importa che le segnalazioni di effetti collaterali a breve siano in costante crescita.
Ma soprattutto non importa che tutto quello che ho finora detto sia così vero che nessuna Nazione al mondo (ripeto NESSUNA NAZIONE AL MONDO) abbia reso il vaccino obbligatorio per la sua popolazione.
Non importa nulla. Ti devi vaccinare, è un tuo dovere sociale.
Lo hanno ripetuto talmente tante volte da diventare tautologico, ma di ovvio in questa affermazione non c’è nulla. Anzi, alla luce di quello che la scienza conosce al momento, destituita di ogni logica oltre che di un fondamento giuridico.
Ma seguiamo appunto un ragionamento logico. (Continua dopo la foto)

Se non mi vaccino rischio di contagiare gli altri più di chi si vaccina? No, le evidenze scientifiche ufficialmente affermano che un vaccinato può contagiarsi e contagiare tanto quanto un non vaccinato, non solo, la carica virale con cui contagia è identica a quella di chi non si è immunizzato (ecco una fonte autorevole https://www.cbsnews.com/news/covid-vaccine-delta-variant-infections-carry-same-virus-load-unvaccinated/?ftag=CNM-16-10abd6g)

Quindi non vaccinandomi non contribuisco a diffondere il contagio più di un vaccinato. E allora, in che modo danneggerei la società? Se il vaccino non protegge dal contagio e di conseguenza dal contagiare quale differenza per la comunità farebbe il fatto di non vaccinarsi? E se per avventura io contagiassi un non vaccinato questo rischio sarebbe identico tanto per me quanto per un vaccinato. (Continua dopo la foto)

Allora non capisco, se la mia scelta non reca nessun danno agli altri perché dovrei sentirmi in dovere di vaccinarmi? In che modo si configurerebbe questo dovere sociale? È tutto qui l’equivoco, chi si vaccina si contagia e a sua volta contagia esattamente come chi non è vaccinato. La parola “immunizzati” utilizzata dal tg e dal giornale unico che ascoltiamo e leggiamo ormai da 18 mesi per chi si vaccina è assolutamente fuori luogo. Chi si vaccina non è immune al covid esattamente come non lo è chi non si vaccina. Con buona pace di chi spaccia una verità unica che dovremmo ingurgitare volenti o, come un olio di ricino, nolenti.