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“Nessuna efficacia contro le nuove varianti”. Nature terremota la nuova campagna di Big Pharma e governi

Pubblicato il 03/09/2022 12:57

Nature, una delle più importanti e prestigiose riviste scientifiche a livello internazionale, boccia sul nascere i “nuovi” vaccini che Big Pharma ha appena sfornato e che intende inoculare, con la solita complicità dei governi, ai cittadini di tutto il mondo. Nature ha pubblicato il 1° settembre un articolo secondo cui i cosiddetti vaccini aggiornati offrono una protezione contro il Sars-Cov2 molto simile a quella dei sieri già esistenti. Sono quindi del tutto inutili. “Se pensavate che questo sarebbe stato un super scudo per fermare l’infezione rispetto a quello che già avevate due settimane fa o un mese fa, sbagliate”, afferma John Moore, scienziato esperto di vaccini di un centro di ricerca di New York. Lo stesso sostiene inoltre che, se solo si fossero posti il problema nella fase di pre-approvazione, si sarebbero accorti con estrema facilità che la protezione contro la variante Omicron offerta dai vaccini aggiornati é più o meno la stessa di quella offerta dal vecchio siero. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riporta Visionetv.it, riprendendo l’articolo di Nature, la dottoressa Debora Cromer, della University of South Wales di Sidney, in Australia, ha invece raccolto tutti gli studi condotti sulla quantità anticorpale prodotta dai nuovi booster bivalenti e li ha confrontati con gli studi relativi ai vecchi vaccini, inserendo i dati in modelli matematici predittivi. “Cromer ha studiato anche la differenza tra i booster aggiornati e distribuiti nel Regno Unito, contenenti solo la sottovariante Omicron-BA.1, e quelli invece approvati dalla FDA e contenenti le sottovarianti BA.4 e BA.5. Il risultato di tale importantissima analisi ha semplicemente confermato quanto dichiarato da Science, ovvero che non solo non vi è un aumento sostanziale di anticorpi neutralizzanti nei confronti del Covid del ceppo originario e delle sue varianti, ma anche che non si riesce a capire o quantificare quanto l’efficacia del prodotto risenta davvero di questo aggiornamento”.

Dello stesso avviso è poi l’immunologo Miles Davenport, collega della dottoressa Cromer presso il medesimo istituto. “Egli ha studiato i dati estratti dal modello predittivo, prodotti dalla Cromer e dal suo team, ricavandone che l’efficacia di un qualsiasi booster é la stessa di quella del booster aggiornato”. Addirittura il celeberrimo dottor Paul Offitt, medico di un centro pediatrico della Pennsylvania, noto per essere uno strenuo sostenitore dei vaccini pediatrici nonché il creatore del noto vaccino per il Rotavirus distribuito da qualche anno anche in Italia, è stato uno dei membri dell’Fda che ha votato contro l’approvazione del booster aggiornato. “Qual é il senso di distribuire un vaccino che non possiede una maggiore efficacia rispetto a quelli già in circolazione?”, ha affermato il medico, sottolineando di appoggiare in pieno lo scetticismo della dottoressa Cromer, e di conseguenza anche di Davenport.

Scrive invece Nature: “Nei prossimi giorni, le persone negli Stati Uniti e nel Regno Unito saranno tra le prime a ricevere una nuova razza di vaccino contro il COVID-19. La speranza era che questi vaccini aggiornati, basati sulle varianti di Omicron, offrissero una protezione sostanzialmente maggiore rispetto ai vaccini più vecchi basati sul virus emerso nel 2019. Ma un’analisi suggerisce che i booster aggiornati sembrano offrire più o meno la stessa protezione di una dose extra di vaccini più vecchi, in particolare quando si tratta di tenere le persone fuori dall’ospedale. Altri scienziati mettono in dubbio la decisione di perseguire i booster varianti, quando il vantaggio è così piccolo”.

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