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“Morti improvvise e reazioni avverse”, i carabinieri vogliono la verità: “C’è una correlazione”

Pubblicato il 28/03/2024 21:38

Non si tratta, purtroppo, del primo allarme che giunge dalle Forze dell’ordine, in merito alle reazioni avverse seguenti al vaccino, contro il Covid-19, sino alla reazione avversa definitiva, il decesso. Il fenomeno dei cosiddetti “malori improvvisi” e delle morti (apparentemente) inspiegabili interessa, in proporzioni smisurate, anche il delicatissimo comparto di chi dovrebbe tutelare la nostra sicurezza. Ed è appena il caso di ricordare che poliziotti, carabinieri e agenti delle varie forze di polizia sono stati costretti alla vaccinazione obbligatoria, senza alcun distinguo. C’è anche chi, come la coraggiosa Nunzia Schilirò, si è giocata la carriera di vice questore nella Capitale per non aver voluto sottostare a diktat che di scientifico avevano ben poco. Tutt’altro. (Continua a leggere dopo la foto)

La correlazione

Il nuovo allarme giunge dalla Legione Sardegna dei carabinieri. L’oggetto della lettera che viene riportata da Il Giornale d’Italia parla chiaro, quel che si chiede è: tutela fisica e morale del Personale, nonché profilassi vaccinale anti SARS COVID. Così, il Consiglio di base di rappresentanza della Legione, dà conto della preoccupazione dovuta alle numerose segnalazioni di “appartenenti alle forze dell’ordine e forze armate che avrebbero riportato danni fisici a seguito della profilassi vaccinale anti SARS COVID”; altresì si tiene conto del “sempre crescente numero di casi in cui è stata riscontrata una correlazione tra danni fisici e vaccinazione anti SARS COVID con conseguenti azioni risarcitorie”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Serve un monitoraggio”

In conclusione, la lettera, firmata dal segretario e dal presidente del consiglio di base di rappresentanza della Legione, comunica l’intenzione di adire il Co.Co.R. per il tramite dei “Consigli intermedi della rappresentanza militare” (Co.I.R.), affinché interessi “con urgenza il Comandante Generale dell’Arma perché disponga, attraverso il Dipartimento per l’Organizzazione Sanitaria dell’Arma, un monitoraggio regionale e nazionale dei casi di infermità e/o decesso di militari dell’arma riconducibili al Covid”.

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