x

x

Vai al contenuto

Quel pasticciaccio brutto dell’Ama. L’Ugl contesta la nomina del dirigente e scoppia il finimondo

Pubblicato il 11/01/2024 11:36 - Aggiornato il 11/01/2024 12:24

Un caso che sta facendo tremare il Campidoglio e i vertici Ama, quello che vede coinvolto il direttore delle Risorse Umane di Ama Antonio Migliardi, 66 anni. Con uno stipendio più alto del direttore generale dell’azienda e un incarico che, secondo quanto riportato da Roma Today, solleverebbe diversi interrogativi sulle modalità di affidamento, che potrebbero aver violato le normative. L’uso del condizionale è d’obbligo, in attesa delle indagini, ma nel frattempo la vicenda ha sollevato un notevole polverone: la procedura con cui Migliardi è stato nominato due anni fa è infatti finita al centro di una querela contro il presidente della partecipata Daniele Pace, presentata a Corte dei Conti e Procura dal segretario generale di Ugl Partecipate e Servizi ambientali, Stefano Andrini. (Continua a leggere dopo la foto)
“Un weekend in picchiata”. Meteo, le previsioni di Giuliacci: cosa succederà in tante Regioni
“Una legge che non funziona, va cambiata”. La rivolta dei sindaci che imbarazza il Pd: “Riforma subito”

migliardi ama

Cosa non torna della vicenda? Secondo Roma Today, Migliardi sarebbe entrato in Ama tramite un distaccamento temporaneo da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del ministero dell’Economia: “Una posizione, quella di Migliardi, contestata prima di tutto perché ricoperta a partire da ottobre 2021, quando lo stesso era in pensione già da agosto di quell’anno e ricopriva il ruolo di collaboratore, come riporta lo stesso sito di Invitalia negli archivi degli incarichi passati. (Continua a leggere dopo la foto)

migliardi ama

Per Adrini di Ugl “non si può trasferire un lavoratore se non è dipendente”. A certificare il trattamento di pensione di anzianità anticipata a decorrere dal mese di agosto 2021 sarebbe un estratto del cassetto previdenziale fornito dall’Inps, allegato alla denuncia di Ugl. Altro aspetto contestato è il fatto che l’inserimento di Migliardi nella macrostruttura, in una posizione di vertice e con il compenso più alto mai elargito in azienda, non sarebbe passato da nessuna procedura ad evidenza pubblica, senza bandi né interpelli esterni. (Continua a leggere dopo la foto)

Inoltre, il protocollo prevede il distacco di personale e/o assegnazione temporanea di risorse e professionalità, con precisi ambiti professionali ben circostanziati, con l’obiettivo di “una continua e costante collaborazione tra i rispettivi gruppi di lavoro, necessaria alla ottimale realizzazione delle rispettive attività”. Sarebbe stato però firmato uno specifico accordo, che segue il protocollo generico, per assegnare Migliardi ad Ama, con decorrenza 1 ottobre 2022 e fino al 30 giugno 2025. Ha seguito della denuncia, Ama ha precisato: “La presenza dei requisiti professionali necessari ad Ama era attestata, oltre che dal curriculum lavorativo dell’interessato, costantemente coinvolto in importanti processi di trasformazione organizzativa di grandi gruppi italiani, dall’aver occupato la posizione omologa in Invitalia, continuativamente, fra il giugno del 2015 ed il 30 settembre 2022”.

Secondo quanto riportato da Repubblica, Migliardi dovrebbe lasciare il suo incarico nella municipalizzata a fine febbraio: “La collaborazione terminerà il 28 febbraio, ma il dirigente continuerà a lavorare in azienda in un altro modo”.

Ti potrebbe interessare anche: Mi tengo stretta la narrazione anti Europa