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Meno restrizioni, meno morti. Lo studio dell’Economist che smonta il “modello Draghi”

Pubblicato il 24/12/2021 13:58

Ci hanno ormai abituato, dopo mesi e mesi di martellanti campagne mediatiche, a puntare il dito contro i Paesi più restii a introdurre limitazioni a carico dei cittadini e considerarli “scellerati”, primi responsabili dei disastri che inevitabilmente avverrano. E invece di fronte all’avanzare della variante Omicron i numeri ci stanno raccontando una storia ben diversa da quella letta più e più volta sulle testate italiane. Gli Stati che hanno rinunciato a lockdown e restrizioni gravose, infatti, non sono affatto tra i più colpiti dalla nuova ondata di contagi legati al Covid.

Meno restrizioni, meno morti. Lo studio dell'Economist che smonta il "modello Draghi"

Per capirlo basta dare un’occhiata agli ultimi dati pubblicati dalla testata The Economist, che si occupa dall’inizio della pandemia di monitorare l’andamento dei contagi nei principali Paesi del mondo. Numeri che alcuni utenti hanno trasformato in tabelle facili da consultare, come quella riportata qui sotto, e che sottolineano come la Svezia è lo Stato europeo che ha fatto registrare il minor aumento di mortalità complessivo, non solo legato ai decessi per Covid. E pensare che parliamo di una nazione più e più volte finita nel mirino dei nostri media.

Contro la Svezia si era infatti scatenati tutti gli esperti (o presunti tali) per la scelta, considerata profondamente sbagliata, di non ricorrere al lockdown per contrastare il diffondersi nel Covid nei mesi scorsi e per l’insistere, anche oggi, su misure considerate “troppo soft” nella lotta alla pandemia. Niente allarmismi, niente obblighi gravosi, poche regole e un invito alla responsabilità rivolto direttamente ai cittadini. Il risultato? Un aumento di mortalità inferiore a quello dell’Italia di Mario Draghi, che pure si loda e si sbroda da giorni auto-proclamandosi Paese modello che tutti dovrebbero imitare.

La tabella calcola la mortalità in base all’aumento di decessi registrato ogni 100 mila abitanti rispetto al 2020-2021 ed è aggioranta al 21 dicembre. La Svezia è il Paese che ha fatto segnare il minor incremento, mentre l’Italia si trova al quindicesimo posto tra gli Stati Ue. Meglio è andata a nazioni che i nostri media dipingono abitualmente come “prossime al tracollo”: Germania, Francia e Spagna, per esempio, hanno tutte dati migliori dei nostri. Così come il Regno Unito del tanto discusso Boris Johnson, additato dai giornali italiani come incosciente per non aver imposto ai cittadini britannici obblighi vaccinali o ricatti mascherati, sulla falsariga del nostro Green pass.

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