Il leader di Italexit, Gianluigi Paragone, come di consueto non si è risparmiato nella sua personale analisi dell’attuale situazione politica. Durante un’intervista rilasciata a la Repubblica, il Segretario Nazionale di Italexit ha parlato a tutto tondo delle prossime elezioni, mostrando la sua piena fiducia in un ottimo risultato elettorale e non lesinando ampie critiche verso il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, parlando anche delle irrealizzabili promesse degli avversari politici.
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Fiducia sui risultati elettorali per Italexit
«Sono fiducioso del fatto che supereremo la soglia di sbarramento. Vedo l’entusiasmo che stiamo generando in giro per l’Italia e i sondaggi stanno dicendo che ormai il trend è in crescita. Sfrutteremo bene il tempo che abbiamo a disposizione per parlare agli italiani di come ogni tema, dalle bollette del gas, al vaccino, al Green Pass, al lockdown sia tutto già scritto nell’agenda Draghi, che comunque vada andrà avanti esattamente come prima». Apre così l’intervista il senatore Paragone, rispondendo ad una domanda del giornalista. Il leader di Italexit ha poi aggiunto: «Una democrazia sana è una democrazia che sa tollerare il dissenso. Avere un buon “cane da guardia” che controlli destra e sinistra sarà un ottimo esercizio per un Parlamento che tra l’altro sarà a numero ridotto, come anche per un Paese che ormai sembra tarato sul dogma “non disturbate il manovratore», dice Paragone, facendo un chiaro riferimento agli ultimi due anni di governo Draghi.
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L’anomalia del bis presidenziale
Nel passaggio successivo il Segretario di Italexit ha voluto toccare il tema del Presidente della Repubblica, parlando delle prossime elezioni come una «finzione della democrazia», poiché «il Capo dello Stato Mattarella ha già un disegno preciso e il bis al Quirinale, voluto tra le altre cose sia dalla destra che dalla sinistra, è lì a dimostrarlo». Parlando di questo delicato tema, Paragone ha poi sottolineato come il suo gruppo politico continui a parlare di «difesa della Costituzione e delle regole del gioco, ma è la seconda volta che il Presidente della Repubblica concede il bis, solo che, a differenza del precedente, Mattarella non ha mai menzionato la volontà di interrompere precocemente il suo nuovo settennato, e sette più sette fa quattordici, il che rappresenta un tempo ampiamente sufficiente per portare avanti un disegno che, lo dimostrano i fatti, è teso a distruggere la piccola e media impresa italiana».
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Mattarella si dovrebbe dimettere
Proprio sul tema, il senatore Paragone ha poi concluso dicendo «Questo nuovo settannato di Mattarella non mi piace per niente, lo considero pericoloso. Se la Costituzione ti da sette anni per la presidenza della Repubblica vuol dire che basta e avanza quel tempo». Alla domanda del giornalista in cui gli si chiede se, secondo lui, dopo le elezioni Sergio Mattarella dovrebbe dimettersi dando spazio a nuove elezioni per il Capo dello Stato italiano, il leader di Italexit risponde perentorio: «Eleganza vorrebbe che sia così. Ma non credo che lo farà».
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La Meloni seguirà l’agenda Draghi
Parlando infine degli avversari politici, Paragone ha spiegato che «Se la Meloni si illude di andare a Palazzo Chigi e fare cose diverse rispetto all’agenda Draghi se lo tolga dalla testa. Lei ormai è diventata parte di quel meccanismo, di quel sistema. Lo si vede da come si affretta a rassicurare i mercati, a darsi questo aplomb, a fornire queste garanzie. Questo lascia intendere come sia prossima a fare tutto quello che gli altri hanno già fatto in precedenza», ha aggiunto Paragone a margine dell’evento parlando dell’avversaria e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. La video intervista è consultabile a questo link.
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