Come riportato dal Quotidiano Sanità, Fabrizio Pregliasco torna a lanciare i suoi celebri moniti a tutta la popolazione italiana. Cosa dovremmo aspettarci dalla variante Omicron 5? Secondo il virologo: “Questa estate usiamo le mascherine come fossero occhiali da sole”.
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La contagiosità di Omicron 5
Fabrizio Pregliasco torna a dire la sua sul sito web del Gruppo San Donato, uno dei più grandi gruppi di ospedali privati italiani, con un centro diagnostico e diciannove ospedali situati in Lombardia e due in Emilia-Romagna a Bologna: “Eravamo già in pre allerta per un rialzo dei contagi in autunno, ma la presenza di questa nuova variante Omicron BA.5 ci ha sorpreso”. Il virologo spiega anche che: “Questo virus presenta una contagiosità estrema, superiore addirittura a quella del morbillo e della varicella, con un R0 che oscilla tra i 15 e i 17: basti pensare che la variante Wuhan aveva un R0 di 2.5, mentre la Delta di 7!. Questi valori rappresentano il numero medio di casi secondari rispetto a un caso indice, quindi valori che la rendono molto più temibile (una persona può contagiarne altre 15 o 17)”.
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Tutto merito dei vaccini
Pregliasco prosegue poi la sua illustrazione della nuova variante, incensando i vaccini per il loro contributo nel renderla meno spietata: “L’insorgenza di questa variante, un po’ più benevola, ma non troppo (errore considerarla come una semplice influenza!) è un virus ‘adattato’ che si replica nelle prime vie aeree, sviluppandosi poi in raffreddore, cefalea e anche qualche caso di dissenteria, con esiti di malattia però inferiori. Questo perché la maggior parte della popolazione si è vaccinata oppure si è ammalata o ancora si è vaccinata e ammalata e guarita. Quindi un background di risposte immunitarie che, spesso e volentieri, non hanno impedito l’infezione, bensì hanno garantito un decorso più banale”.
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Da capacità ondulatoria ad andamento ondulante
Secondo il Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi: “La variante Omicron 5, che è più diffusiva, può determinare un andamento ondulante anche anticipato, cioè con un incremento, una discesa e probabilmente con un’ulteriore risalita questo inverno. Il virus, così com’è nato – sottolinea ancora Pregliasco – non segue una linea ‘intelligente’, ma sono variazioni che prendono piede a seconda delle caratteristiche migliorative dal punto di vista del virus, per la sua capacità diffusiva”. “La buona notizia è che, secondo un recente studio, nell’Omicron 5, il Long Covid è presente, ma in percentuali minori rispetto alle altre varianti” spiega l’esperto.
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Quarta dose raccomandata per…
Chiaramente Pregliasco non poteva esimersi dall’affrontare il tema vaccini, tornando a consigliare caldamente il loro utilizzo: “Ritengo che gli ultraottantenni debbano assolutamente procedere con la quarta dose di richiamo per dare un rinforzo in più alla risposta immunitaria e alle cellule T della memoria. Presumibilmente il prossimo autunno, saranno disponibili vaccini per la variante Omicron, utilizzando come base l’ultimo virus, e sarà prospettata con molta probabilità anche una campagna vaccinale simile a quella dell’influenza, con una proposta di richiamo per tutti, ma che sia più stringente per i fragili”, suggerisce il professore.
Come occhiali da sole
In chiusura, la nota virostar si lascia andare ad una delle sue celebri bombe, moralizzando sul comportamento da mantenere quest’estate: “Per quanto riguarda l’estate, ovviamente, non abbassiamo troppo la guardia, usiamo le mascherine come se fossero occhiali da sole, soprattutto per le persone fragili o per i caregiver che difendendosi, difendono anche i propri familiari”. Per Pregliasco tutti al mare dunque, ma con la mascherina ben piazzata sul viso.
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