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Giovane mamma muore da sola in casa. Dimessa tre volte dal pronto soccorso. Aperta un’inchiesta

Pubblicato il 29/12/2022 21:48 - Aggiornato il 29/12/2022 21:57

Era stata dimessa ben tre volte dal Pronto soccorso, per poi morire da sola, in casa. Una storia tristemente analoga, per modalità e per il tragico esito, a quella che abbiamo trattato pochi giorni fa, e a molte altre di cui purtroppo abbiamo dovuto scrivere. Anche in questo caso parliamo di una giovane donna, appena 37 anni, madre di due bambine di 6 e 2 anni. Paula Almeida, di origine brasiliana, abitava a  Mantova nel quartiere Cittadella. Come emerge dalla lettura de Il Giorno, si era recata al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova già due settimane fa, giacché accusava un forte dolore al torace e a un braccio. Dopo gli accertamenti del caso e le analisi di rito, era stata dimessa. Il malessere, tuttavia, si era ripresentato sino a  che il 27 dicembre, accompagnata dal marito, era tornata in ospedale. La donna è stata accolta in reparto alle 3.58 – ricostruisce, con dovizia di particolari, il quotidiano la Voce Di Mantova – per essere dimessa appena qualche ora dopo. Infine, l’indomani, Paula si era nuovamente presentata in Pronto soccorso: questa volta, ancora in piena notte, vi era arrivata in ambulanza, talmente grave era lo stato di malessere. Eppure, dopo la sola somministrazione di una flebo di ansiolitici, si è pensato bene di rimandarla a casa. Le era stata prescritta una risonanza magnetica, che avrebbe dovuto fare fra qualche giorno.(Continua a leggere dopo la foto)

Paula Almeida si era recata al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova già tre volte. È morta da sola in casa.

La frequenza delle visite in Pronto soccorso – le ultime due volte, soltanto nel giro di 36 ore – e il reiterarsi dei medesimi sintomi non sono bastati a far suonare un campanello d’allarme nei medici del presidio ospedaliero mantovano. L’indomani mattina la giovane donna è stata trovata a letto senza vita dal marito. Nell’abitazione sono arrivati i sanitari e due Volanti della polizia, ma per la sventurata non c’era più nulla da fare. C’è da dire, ma è un atto dovuto, che la Procura di Mantova ha disposto l’autopsia per chiarire la correlazione tra il malore fatale e le diverse visite al Pronto soccorso. (Continua a leggere dopo la foto)

La famiglia di Paula Almeida si è rivolta a un avvocato ed è assistita dall’associazione Piccolo Brasile, fondata proprio a Mantova alcuni anni fa, che cura anche una pubblicazione molto seguita dalla comunità brasiliana di tutta Italia.

Nella tristezza, la speranza è che questo decesso e le gravi, e a nostro parare oggettive, mancanze dei medici dell’ospedale di Mantova stimolino una riflessione profonda e accurata sull’abnorme frequenza di malesseri e di morti misteriose in persone che godevano di ottima salute, come il marito di Paula assicura, nonché molto giovani.

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