La ricetta ormai è chiara. L’ingrediente principale è il “green”, e la lotta al cambiamento climatico. Una volta che hai messo quello nel calderone, puoi dire e fare tutto. Anche danneggiare l’Italia con un spot. Soprattutto se ti chiami Germania. È infatti questo il caso dell’utility tedesca E.on che ha fatto una campagna pubblicitaria sul cambiamento climatico che però umilia il nostro Paese. Come denuncia LaVerità, la compagnia energetica ha commissionato a Domenico Pellegrino, artista e scultore, una barca sospesa, piazzata sul lago di Garda, sollevata di 75 centimetri dal pelo dell’acqua. L’intent è quello di sensibilizzare sulla siccità. Gli spot televisivi di “Make Italy Green” – green ovviamente, come si diceva – passano sulle tv nazionali. Il risultato? (Continua a leggere dopo la foto)
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L’assessore al Turismo della Provincia autonoma di Trento Roberto Palloni, manda una bella diffida in cui fa notare che nello spot “il video e le foto che si vanno presentando sono del tutto lesive dell’immagine del Trentino e vanno a incidere sul programma di promozione turistica del lago per cui si sono investite ingenti somme, trasmettendo il deviante messaggio di lago/pozza, non praticabile, bistrattato e non balneabile”. Toh! Alla faccia loro. Con la scusa del green e della siccità, il colosso tedesco E.on ha in realtà danneggiato uno dei nostri più grandi patrimoni. Intanto le acque, grazie alle piogge della tarda primavera, sono risalite. Altro che Make Italy Green. Questo è un vero e proprio sgarbo turistico mascherato dalla scusa della lotta al cambiamento climatico. (Continua a leggere dopo il video)
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Come lo spot “Make Italy Green” di E.on danneggia il Garda
Secondo chi ha curato lo spot di E.on, i 75 centimetri di elevazione della barca fanno riferimento alla media del livello del lago nei primi quattro mesi del 2019. Sulla barca vi è inoltre la scritta “Il livello del lago è sceso di 75 centimetri”, ma la cosa è stata vera solo nei primi quattro mesi di quest’anno. E non in senso assoluto. Sono calcoli semplicistici quelli che non tengono conto di tanti fattori. Sulla vicenda si è mossa anche la Lombardia con la sua assessora al Turismo, la quale ha attaccato lo spot di “Make Italy Green”: “Siamo tutti contro i cambiamenti climatici, ma siamo sicuri che la società tedesca farebbe lo stesso spot sul lago di Costanza, fino allo scorso anno in allarme siccità, tanto da dover recuperare barche arenate nella sabbia, oppure sul fiume Danubio, che, sempre lo scorso agosto nel mezzo del caldo record che colpì mezza Europa, riportò alla luce dozzine di navi dell’esercito tedesco affondate durante la seconda guerra mondiale?”. Partita chiusa.
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