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“L’obbligo così non si può imporre”. Crisanti svela la “dimenticanza” del governo

Pubblicato il 06/01/2022 17:24 - Aggiornato il 07/12/2022 18:20

Crisanti è sempre stato un televirologo che ha cercato di differenziarsi dagli altri imbonitori ed addetti al marketing del farmaco che stazionano in pianta stabile sui tele(giornali) italiani. Per quanto non completamente condivisibile, il suo pensiero ha sempre cercato una soluzione originale e che non fosse la semplice riproposizione dei comunicati stampa di Big Pharma. Anche all’indomani del nuovo editto del sovrano del Draghistan, Crisanti dimostra di non aver peli sulla lingua: “Siamo all’improvvisazione frutto del panico!” (Continua dopo la foto)

Ma la critica del microbiologo dell’università di Padova non si è certo fermata qui: “L’obbligo non si può imporre senza rivedere il consenso informato. C’è anche un problema di carattere giuridico perché lo si fa per impedire la malattia, ma non per limitare la trasmissione, questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica. Mi sembra solo frutto del panico.” E qui i molti avvocati delle associazioni di difesa dei diritti dei non vaccinati ci andranno a nozze. (Continua dopo la foto)

“Tra l’altro – conclude Crisanti – lo si impone a tutti, anche a persone che magari non ne avrebbero bisogno. È una autentica follia. Io credo che ormai l’ondata Omicron è partita. Oggi abbiamo fatto oltre 180mila contagi e in due mesi, se i ritmi sono questi, arriveremo a 12 milioni di contagiati, e questi sono solo quelli accertati da tampone”.