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“Licenziati dall’intelligenza artificiale”. Storie e numeri choc: come e quanti posti l’IA cancella ogni giorno

Pubblicato il 19/02/2024 13:50 - Aggiornato il 19/02/2024 17:39

Non credete a quelli che vi dicono che l’intelligenza artificiale è tutta rosa e fiori, e che non fa perdere posti di lavoro. Perché la verità è esattamente il contrario. Solo da inizio anno sono 40mila i licenziamenti, una media di mille al giorno solo nei primi due mesi del 2024. Tagli che riguardano colossi tecnologici e piccole startup con lo scopo di ridurre i costi umani per puntare sull’Intelligenza artificiale. Addio a chi organizza il lavoro, scrive e invia email. I numeri li dà La Stampa: “Da inizio anno, Cisco ha dichiarato 4.250 licenziamenti, il 5% della sua forza lavoro; PayPal 2.500; Microsoft 1.900; Sap 8.000; eBay e Google 1000; Amazon 440; Snapchat 500; Zoom 150. Questo solo per tenere con-to delle aziende più note”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Significativa è la lettera che Mark Zuckerberg, patron di Meta (Facebook, Instagram, Whatsapp, ecc.), ha inviato agli azionisti nel gennaio 2023: parlando di “efficienza” annunciò un piano di licenziamenti che mandò a casa 11 mila persone. Un anno dopo, la corsa all’Intelligenza artificiale ha esasperato la ricerca dell’efficienza e quindi i licenziamenti continueranno e potrebbero anche peggiorare. Uno dei piani di licenziamento più vasti dello scorso anno è stato quello di Sale-sforce, il colosso del cloud di San Francisco. Il motivo? Mettere l’Ai al centro. Molti analisti, riporta ancora La Stampa, sono convinti che ci saranno altri licenziamenti e altre assunzioni, “in un turnover estenuante che mette in discussione capacità, competenze e chiede ai dipendenti di ripensarsi, reinventarsi, acquisire conoscenze nuove”.

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