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La svolta “green” della finanza è una bugia: i grandi fondi investono ancora nel petrolio

Pubblicato il 26/04/2021 09:45 - Aggiornato il 26/04/2021 09:46

Tutela dell’ambiente, trasformazione green, tagli drastici a qualsiasi tipo di attività inquinante. Belle, bellissime parole che di questi tempi, però, abbiamo visto spesso e volentieri in bocca a chi cerca di costruirsi una nuova verginità in chiave ecosostenibile per mostrare agli occhi del mondo un suo lato umano, buono. E far dimenticare così, la vera natura delle proprie attività e l’interesse, prossimo allo zero assoluto, che nutre per la difesa della Terra. Ultimo esempio in ordine cronologico arriva da BlackRock, il fondo di investimento più grande al mondo che ha da poco superato i 9 mila miliardi di dollari di capitale. E che, guarda caso, ha annunciato felice la sua svolta “green”.

La svolta "green" della finanza è una bugia: i grandi fondi investono ancora nel petrolio

Come raccontato dal Fatto Quotidiano, il boss di BlackRock Larry Fink, nella sua annuale lettera ai capi delle grandi società del fondo, ha fissato tra gli obiettivi quello di arrivare “a emissioni zero entro il 2050”. Annunciando di voler mettere in piedi un sistema di controlli per verificare che le aziende mostri attenzioni nei confronti dell’ambiente e aumentino gli investimenti in sua difesa. Una posizione, quella del fondo, che ha convinto la Commissione Europea, che gli ha affidato il compito di vigilare sull’integrazione tra sostenibilità ambientale e strategie del sistema bancario.

Un incarico, quello di portabandiera della “finanza verde”, per il quale BlackRock percepisce tra l’altro dall’Ue ben 280 mila euro. Peccato però che il fondo americano di green abbia soltanto il vestito, sopra. Tolto quello, ecco venire a galla le recenti accuse dell’associazione Reclaim Finance: “Nonostante le promesse di BlackRock di dismettere gli investimenti nel carbone termico, almeno 85 miliardi di dollari sono ancora destinati alle compagnie del carbone”. Il tutto grazie a un semplice stratagemma: la “green policy” del fondo si applica in realtà soltanto a un terzo delle aziende, mentre le altre sono escluse dal rispetto del nuovo, tanto sbandierato orientamento.

A conferma della natura estremamente ingannevole di BlackRock, i giornali americani hanno evidenziato come nel 2020 il fondo ha votato nelle assemblee delle più grandi aziende di cui è azionista: in 33 occasioni si è espresso contro la volontà di intraprendere azioni per contrastare i cambiamenti climatici, in soli 3 casi a favore. Ancora una volta, un grande colosso si fa promotore di un modello di sviluppo diverso rispetto a quello che lui stesso ha contribuito a creare. E che in realtà difende ancora, sfoggiando però a ogni occasione un abito nuovo, verde, sperando sia abbastanza grande da nascondere la verità.

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