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La roulette russa del vaccino. Speranza colpisce ancora e ci saluta con l’ultimo caos “made in sinistra”

Pubblicato il 13/09/2022 18:41

“Non hanno fatto in tempo ad aprirsi le prenotazioni per le iniezioni anti Omicron, che da Ema ed Ecdc hanno già ammesso che «ulteriori adattamenti della composizione dei vaccini Covid sono inevitabili per affrontare le varianti circolanti esistenti e future»”. Questa l’apertura di un articolo pubblicato sull’edizione odierna de La Verità, dove viene raccontato quello che potrebbe essere l’ultima colpo di coda del peggior ministro della Salute della storia italiana.
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Il regolatore europeo, infatti, ha approvato un nuovo vaccino bivalente prodotto da Pfizer, ma stavolta tarato specificamente sui ceppi Ba.4 e Ba.5, responsabili dell’ondata estiva di Covid. Si tratterebbe dunque di un ulteriore aggiornamento dei vaccini aggiornati, i quali risultano essere superati ancor prima di essere messi in somministrazione. Ovviamente le autorità Ue garantiscono che «la risposta immunitaria» dei medicinali adattati per Ba.1 (il primo aggiornamento), «va oltre i ceppi selezionati e copre altre sottovarianti di Omicron», come Ba.2, Ba.5 e Centaurus. Al contrario la FDA, ovvero l’omologo americano, poco tempo fa aveva adottato una strategia molto diversa, bocciando il primo aggiornamento e autorizzando all’uso in via emergenziale direttamente i farmaci progettati per Omicron 4 e 5.
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Su questi ultimi però si è molto discusso per via della mancata adozione del classico iter di test sugli esseri umani. I nuovi bivalenti, infatti, sono stati provati soltanto sui topi da laboratorio. In sostanza, per tutti i vaccini modificati vale quello che, a inizio estate, aveva dichiarato una rappresentante della Pfizer, interrogata proprio nell’ambito un panel della FDA: è impossibile stabilire un correlato di protezione. Tradotto significa che nonostante i trial dimostrino un innalzamento del livello di anticorpi negli inoculati, non è noto oltre quale soglia si sviluppi una sicura immunità al coronavirus.
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Il caos italiano avallato e autorizzato da Speranza, con tutti gli enti al seguito, riguarda proprio il nodo degli “aggiornamenti”. Entro settembre, infatti, arriveranno 19 milioni di dosi e si è deciso, come da circolare governativa, di garantire in via prioritaria le punture contro Omicron 1 ad alcune fasce di popolazione: over 60, fragili, personale sanitario e delle Rsa, donne incinte. I nuovi bivalenti verranno invece offerti come booster a tutti coloro i quali abbiano compiuto almeno 12 anni. Non c’è bisogno di sottolineare come queste indicazioni siano del tutto prive di ogni fondamento scientifico, ma lo faremo lo stesso. Alla luce delle nuove ricerche scientifiche condotte da diversi team di esperti, infatti, non è chiaro quale sia il beneficio di ulteriori inoculazioni, per di più considerando il fatto che si tratta di farmaci già obsoleti in partenza. Inoltre, come scrive La Verità, “la valutazione di rischi e benefici del vaccino non è stata effettuata neppure quando, nel nostro Paese, la carta verde aveva di fatto introdotto l’iniezione coatta; figuriamoci dunque se si metteranno a farla adesso che, formalmente, nessuno dovrebbe porgere il braccio in maniera spintanea”.
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Ad ogni modo, nei prossimi giorni si monitoreranno con attenzione i numeri delle prenotazioni volontarie. Le autorità dovranno capire se il fiasco delle quarte dosi, ricevute da poco più di 3 milioni di persone, a fronte di circa 12 milioni di soggetti fragili, sia dovuto all’attesa del nuovo siero salvifico contro Omicron, o se la gente si sia semplicemente scocciata di farsi punzecchiare. E’ bene restare con gli occhi aperti in attesa di capire come si muoveranno le autorità e cosa deciderà il prossimo ministro.

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