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La Rai cancella il contratto di Orsini dopo le polemiche: ecco la libertà di informazione in Italia

Pubblicato il 24/03/2022 14:29

Ci siamo abituati ormai da tempo all’idea che la Rai sia diventata la televisione del pensiero unico, dove ogni forma di dissenso viene puntualmente censurata. Lo abbiamo visto durante la pandemia, quando a trovare spazio erano sempre e soltanto virologi e scienziati schierati a difesa delle scelte del governo, contro le quali invece tanti italiani protestavano nelle piazze chiedendo il rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione. La conferma arriva oggi con l’annuncio di Rai 3, che ha ritenuto “opportuno non dar seguito al contratto originato su iniziativa del programma Cartabianca che prevedeva un compenso per la presenza del professor Alessandro Orsini nella trasmissione”.

La Rai cancella il contratto di Orsini dopo le polemiche: ecco la libertà di informazione in Italia

Una notizia che ha subito scatenato la dura replica della conduttrice della trasmissione, Bianca Berlinguer: “Apprendo che il contratto sottoscritto dalla Rai e dal professore Alessandro Orsini sarà interrotto per decisione della direzione di Rai3 senza che io sia stata consultata in merito. Una decisione che limita gravemente il mio ruolo di autrice e di responsabile di Cartabianca per quanto riguarda la questione fondamentale della scelta degli ospiti e di conseguenza dei contenuti sui quali si costruisce la discussione”.

“Aggiungo – ha scritto Berlinguer – che non condivido la decisione di escludere una voce certamente rappresentativa di un’opinione presente nella società italiana e tra gli studiosi, in quanto ciò porterebbe a una mortificazione del dibattito che per essere tale deve esprimere la più ampia pluralità di idee. Non è forse questa la missione del servizio pubblico?”. Orsini, docente di Sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss, era stato criticato dal Pd per le posizioni espresse in merito al confitto in Ucraina, bollato di essere “filo-Putin”.

L’esponente dem Andrea Romano aveva definito “assolutamente inaccettabile che le risorse del servizio pubblico radiotelevisivo vengano utilizzate per finanziare i pifferai della propaganda di Putin” e aveva chiesto spiegazioni ai vertici dell’azienda. Berlinguer aveva replicato spiegando che le posizioni di Orsini erano state messe a confronto “con idee diametralmente opposte”, in nome di un dibattito ‘non univoco né omologato”. Anche nel Pd c’è chi, però, si è schierato contro la scelta di allontanare il professore. Gianni Cuperlo ha infatti tweettato: “Il professor Orsini sostiene un punto di vista che non condivido, ma tra questo e chiederne la messa al bando ce ne corre”

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