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La Brexit ha funzionato: la Bank of England emette bonds a 3 anni a tasso negativo

Pubblicato il 20/05/2020 21:20 - Aggiornato il 20/05/2020 21:33

Di Emanuele Oggioni.

I tanti euro supporters che predicavano sciagure di ogni tipo, se la Gran Bretagna fosse uscita dall’euro, sono stati ancora una volta smentiti dai fatti. Il Regno Unito ha venduto 3,8 miliardi di sterline di obbligazioni a tre anni con un rendimento leggermente negativo per la prima volta nella sua storia su una scadenza così lunga (fonte Financial Times); gli investitori stanno in pratica pagando “il privilegio” di prestare al governo del Regno Unito perché credono nella affidabilità delle sua banca centrale.

L’importanza di avere una banca centrale che funzioni senza fare ricatti: la priorità è sostenere i consumi e riavviare la produzione di beni e servizi per l’export.

A seguito dell’asta con tasso negativo, la sterlina si è leggermente svalutata nei confronti dell’euro, come nei giorni precedenti.

Gli economisti si aspettano che la Bank of England aumenti il suo programma di acquisto di obbligazioni di 100 miliardi di sterline da giugno per sostenere la ripresa economica.

Andrew G. Haldane, capo economista e direttore esecutivo dell’analisi e delle statistiche monetarie presso la Banca d’Inghilterra e considerato una delle 100 persone più influenti al mondo dal Time Magazine, ha parlato di strumenti non convenzionali allo studio. Ricordo che già a marzo 2020, quindi mesi prima delle mosse tardive di Conte e compagnia, in Gran Bretagna hanno stanziato sussidi in denaro per i lavoratori autonomi fino a 2.500 sterline al mese.

A differenza della BCE, la Bank of England in modo molto corretto e più trasparente ha comunicato che il 4 giugno pubblicherà la lista delle società a cui ha prestato soldi a seguito dalla crisi del coronavirus con il rispettivo ammontare, nell’ambito del programma dell’acquisto di titoli obbligazionari corporate Covid Corporate Financing Facility (CCFF). Non solo: il Tesoro britannico avverte queste aziende di non dare alcun aumento di stipendio o bonus agli amministratori delegati o dividendi agli azionisti, mentre ricevono denaro pubblico!

Ad oggi il programma CCFF ha comprato quasi 19 miliardi di sterline.