Un’idea che continua a non piacere agli italiani, quella del Green Pass, sorta di ricatto neanche troppo velato che costringe i cittadini a sottoporsi al vaccino, tra mille dubbi su efficacia e sicurezza, pena l’impossibilità di spostarsi liberamente per le vacanze. E che rischia di cambiare addirittura pelle nel corso dei prossimi giorni, quando potrebbe andare in scena l’ennesima sorpresa per niente gradita.
Il caos dei nuovi contagi legati alla variante Delta, infatti, ha messo in luce ancora una volta come i tanto sbandierati vaccini, pagati a peso d’oro ai colossi di Big Pharma, non siano affatto efficaci come si vorrebbe far credere. E proprio a causa della crescita di contagi in Paesi come Regno Unito e Israele, però, ecco che si sta ragionando sulla rimodulazione del Green Pass: invece che dopo la prima somministrazione, potrebbe essere rilasciato soltanto dopo la seconda.
Presto per capire se una simile decisione verrà davvero presa, ma le parole del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, su Radio24 sembrano andare proprio in quella direzione: “Rilascio del Pass dopo la seconda dose? Verosimile, ma è presto per dirlo. Aspettiamo ancora i dati di una o due settimane”. E ancora: “La scelta di rilasciare il Green pass dopo la prima dose non è stato un errore, allora i dati ci dicevano questo. Al momento una modifica non serve, ma va messa in cantiere: da medico e non da politico, dico che probabilmente si arriverà ad una rimodulazione”.
Una vera e propria beffa, dunque, quella che rischia di prendere forma nelle prossime settimane. Prima, gli italiani sono stati costretti a vaccinarsi con la promessa del Green Pass per muoversi liberamente. Ora, con la variante Delta a certificare l’inaffidabilità dei farmaci somministrati ai cittadini, si va verso una nuova imposizione: vacanze sì, ma solo dopo la seconda dose. E chi è ancora comprensibilmente preoccupato dalla sicurezza e dall’efficacia dei vaccini non potrà fare altro, su ordine del governo, che rassegnarsi.
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