x

x

Vai al contenuto

Incentivi auto, che fine fanno i nostri soldi. I dati della vergogna

Pubblicato il 05/02/2024 12:38 - Aggiornato il 05/02/2024 12:39

Sono dati che indignano, quelli relativi agli incentivi auto previsti dal governo. E che segnalano un grosso problema molto dibattuto in questi giorni. Perché secondo le stime del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 70% degli incentivi per l’acquisto di un’auto in Italia, che entreranno in vigore a marzo, sarà usato per l’acquisto di veicoli assemblati all’estero. Solo il 30% sarà destinato all’acquisto di modelli prodotti in Italia. Non a caso, il governo ha avviato una campagna per aumentare la produzione nel nostro Paese. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso è stato molto chiaro a questo proposito: “Negli scorsi anni il 40% degli incentivi è andato a Stellantis, come è giusto che fosse. Ma la metà di questi sono finiti a modelli prodotti all’estero e importati in Italia. Non si può continuare così”. (continua dopo la foto)

potrebbe interessarti anche https://www.ilparagone.it/attualita/vaccini-multe-ai-50enni-e-ancora-vergogna-il-governo-si-nasconde-e-combina-il-solito-pasticcio-il-provvedimento/

Nonostante le polemiche acuite anche dall’autorevole parere di Luca di Montezemolo, che si è detto molto rammaricato per la bassa produzione di veicoli in Italia, questa tendenza per ora non cambia. Anzi, peggiora. “Ove non ci fosse un’inversione di tendenza che riduca il delta fra produzione e immatricolazione in Italia”, ha sottolineato di recente Urso, “dal prossimo anno tutte le risorse del fondo Automotive andranno a incentivare non più i consumi, ma la produzione”. Insomma, i soldi pubblici dovranno servire a promuovere il ruolo delle nostre industrie e delle nostre fabbriche. Al centro dell’attenzione il colosso Stellantis-Fiat, che “ha una governance sbilanciata assolutamente non paritetica. E che quando è stata creata ha discusso con altri Stati. Tanto che lo Stato francese è presente direttamente e indirettamente. Solo in Italia abbiamo un Delta così alto tra produzione e immatricolazione”. (continua dopo la foto)

potrebbe interessarti anche https://www.ilparagone.it/cronaca/truffe-voce-clonata-ai-roma-2-casi-pochi-giorni/

Il Ministro Alfonso Urso

Per quanto riguarda gli incentivi che saranno disponibili da marzo, fra i modelli prodotti in Italia quelli che ne beneficeranno maggiormente saranno la Panda, prodotta a Pomigliano d’Arco, la Cinquecento elettrica, la Jeep Renegade e i modelli targati Stellantis. Altro motivo di discussione è la ripartizione degli incentivi, che premia soprattutto chi acquista modelli elettrici. L’elettrico, però, non convince e continua a non fare presa sugli italiani. Tanto che sono praticamente esauriti, a poche settimane dall’avvio, tutti i bonus destinati alle auto a motore termico a bassa emissione. Le politiche green dell’Unione europea non fanno presa nel nostro Paese. Anche perché i dati dimostrano che il calo del traffico, laddove sono state apportate delle limitazioni, non sta contribuendo a diminuire i livelli di smog.