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In arrivo 31mila lavoratori dai Paesi extra UE. Ma cosa fa chi prende il reddito di cittadinanza?

Pubblicato il 14/10/2020 13:03 - Aggiornato il 14/10/2020 14:28

Le infinite contraddizioni del nostro Paese. Il 13 ottobre 2020 é stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto flussi con il quale vengono autorizzati gli ingressi in Italia di 30.850 lavoratori provenitenti da Paesi extra comunitari. Di questi 12.850 sono finalizzati per lavoro non stagionale e autonomo, mentre i restanti 18mila per lavoro stagionale.

Sui 6.700 lavoratori per lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo, 6mila sono riservati per le assunzioni nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero, 700 per lavoratori che abbiano finito programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine (100), per stranieri di origine italiana (100) e per gli autonomi (500).

6.150 sono riservati invece a coloro che “vogliono convertire in lavoro il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo (stagionale, studio, tirocinio, o formazione e carta di soggiorno rilasciata da altro Stato europeo.)”

Le 18mila quote per lavoro stagionale sono riservate a lavoratori di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Republica di COrea, COsta d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, FIlippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Macedonia, del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. Di queste18mila, 6mila sono riservate per assunzioni nel settore dell’agricoltura.

Con il decreto flussi vengono date le disposizioni anche per il settore dell’autotrasporto merci per conto terzi. Viene precisato che “la richiesta di assunzione per lavoro subordinato è ammesso solo in favore di conducenti, muniti di patenti profesisonali equivalenti alle categorie Ce, cittadini di Paesi che rilasciano patenti di guida equipollenti alla categoria Ce e convertibili in Italia sulla base di accordi di reciprocità”. Tra questi Algeria, Marocco, Moldova, Macedonia del Nord, Sri Lanka, Tunisia, Ucraina.

Le domande per le assunzioni possono essere inviate “a partire dal 22 ottobre per i non stagionali e per gli autonomi e per coloro i quali vogliono convertire in lavoro il permesso di soggiorno già posseduto, a partire dal 27 ottobre, invece, per gli stagionali.
Insomma un vasta proposta per lavoratori che vengono dai Paesi extracomunitari e a questo punto viene spontaneo chiedersi perchè nel frattempo con i soldi dello Stato paghiamo il reddito di cittadinanza.