x

x

Vai al contenuto

“Immigrazione sostitutiva”: il mistero del rapporto Onu sparito. Ecco cosa scrivevano le Nazioni Unite

Pubblicato il 21/04/2023 11:26

Quando il ministro Lollobrigida ha parlato del rischio di “sostituzione etnica” a causa degli ingenti e incontrollati flussi migratori, la sinistra italiana è subito esplosa. Accusando gli esponenti del governo di razzismo (qualcuno ha parlato addirittura di nazismo) e chiedendo un’immediata retromarcia, con tanto di scuse. La verità, però, è che in tempi non sospetti era stata l’Onu a sollevare la questione, con un rapporto pubblicato e poi cancellato nel 2000. Ne resta traccia in un altro documento delle Nazioni Unite, che potete trovare qui. E nel quale si legge: “La migrazione sostitutiva si riferisce alla migrazione internazionale di cui un paese avrebbe bisogno per prevenire il declino della popolazione e l’invecchiamento della popolazione derivanti da bassi tassi di fertilità e mortalità”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Pezzi di città appaltati agli stranieri”. Così Paragone smonta la retorica della sinistra sui migranti (VIDEO)

immigrazione onu

E ancora: “Le proiezioni delle Nazioni Unite indicano che tra il 1995 e il 2050 la popolazione del Giappone e praticamente di tutti i paesi europei molto probabilmente diminuirà. In nazioni come Estonia, Bulgaria e Italia, i Paesi potrebbero perdere tra un quarto e un terzo della loro popolazione. L’invecchiamento della popolazione sarà pervasivo, portando l’età media a livelli senza precedenti”. (Continua a leggere dopo la foto)

I principali risultati di questo rapporto includono la previsione che le popolazioni nei Paesi più svluppati possano diventare, nei prossimi 50 anni, ancora più anziane e ridotte. L’Italia potrebbe registrare il più imponente calo demografico, perdendo il 28% della sua popolazione entro il 2050. Un declino considreato inevitabile in assenza di una “migrazione sostitutiva”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo l’Onu, dunque, l’immigrazione è fondamentale per prevenire il declino della popolazione nei Paesi più avanzati. Tuttavia, i livello di migrazione sono imprevedibili e a volte superiori rispetto a quelli considerati necessari per mantenere la dimensione della popolazione. Il rischio che a lungo andare si possa andare incontro a una sostituzione sempre più rapida degli abitanti originali, dunque, non sarebbe campato in aria. Da questo orecchio, però, la sinistra sembra non voler proprio sentire.

Ti potrebbe interessare anche: “Muri contro l’invasione”, Federico Rampini asfalta la sinistra sui migranti. Ecco cosa ha detto