Prendiamo atto che finalmente le cose stanno cambiando. Certo è che quando alcune cose le dicevamo noi – non diciamo all’inizio – anche solo un anno fa, venivamo bannati da Facebook, da Google e ci veniva appioppata addosso l’etichetta di bufalari solo per avanzare dubbi e ipotesi. Ora però che le stesse cose le dicono studi scientifici, analisi dei dati e persino virostar tutto va bene. Chi chiederà però scusa per quanto fatto in precedenza? Chissà se Ilaria Capua, una delle virologhe più in voga e onnipresenti sui media per spingere vaccini e narrazioni a senso unico sul Covid, ora che dice candidamente “noi non sappiamo ancora se il virus Sars Cov 2 sia un virus interamente naturale o sia virus in parte manipolato in laboratorio” dirà anche due parole in merito a chi veniva vessato un anno e mezzo fa quando diceva la stessa cosa e avanzava dubbi sull’origine del Covid. O ora che lo dice lei va bene? Ilaria Capua ha detto quelle parole – testuali – durante una lezione tenuta a Bologna alla Johns Hopkins Sais Europe. (Continua a leggere dopo la foto)
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La lezione di Ilaria Capua ha sancito l’inizio di una collaborazione con l’università americana in qualità di Senior fellow of global healt. “Noi non abbiamo ancora una risposta sull’origine di questa infezione – ha ribadito la virologa – mentre è essenziale sapere questo virus da dove arrivi”. Ostacoli determinati dal fatto che l’Oms non ha potuto effettuare “ispezioni in Cina per comprendere il virus da dove provenga. E fino a quando ci saranno questo tipo di rapporti tra Oms e Cina non lo sapremo mai”, ha concluso. Capua ha poi aggiunto anche che “fughe di laboratorio ci sono sempre state” ma serve una maggiore sorveglianza sui laboratori di ricerca a livello globale. Anche per lei, dunque, è ora probabile che il Covid sia in realtà stato “fabbricato” in laboratorio, con intenti ben precisi. (Continua a leggere dopo la foto)
Queste identiche parole sulla possibile origine del Covid, se le avesse dette ad esempio su Il Paragone un anno e mezzo fa, rischiava che le venissero censurate dai “giornaloni” e dagli algoritmi stessi che gestiscono l’informazione. Repubblica – che ora riprende la lezione di Ilaria Capua (QUI un’intervista a margine dell’evento) – avrebbe probabilmente titolato a tutta pagina che la virologa “si è rincoglionita”, espressione ad esempio usata da Matteo Bassetti in riferimento al Premio Nobel Montagnier. Piccola nota a margine: ad accogliere la Capua a Bologna, dove ha deciso di trasferirsi, c’erano due “illustri” ex premier, Mario Monti e Romano Prodi. Anche questo è un segnale. (Continua a leggere dopo la foto)
Da Mario Monti alla sovraesposizione mediatica per i vaccini
Ricordiamo che Ilaria Capua era stata eletta alla Camera con Scelta civica, il partito di Mario Monti appunto. In piena pandemia si è battuta in lungo e in largo per vaccinare tutti il più possibile, ma queste parole ricche di dubbi sull’origine del Covid non le aveva mai pronunciate in modo così netto. L’arrivo di Ilaria Capua si inserisce nel progetto di una “nuova Johns Hopkins” lanciato dopo la donazione di 100milioni di dollari di un ex studente dell’università americana.
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