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Il peggior ministro della Salute della storia. Speranza, arrivano i dati ufficiali che certificano il suo fallimento

Pubblicato il 29/08/2022 13:54

Oltre 100.000 persone prive di un medico di base. Un allarme che arriva dal Friuli, con il Gazzettino a sottolineare come a trovarsi scoperti non siano persone arrivate da poco in Italia e ancora in attesa di un riconoscimento giuridico, bensì residenti della Regione che di colpo non hanno più un dottore a seguirli. “Un fenomeno che mese dopo mese sta assumendo numeri sempre maggiori e decisamente più importanti, capaci di mettere in crisi la sanità delle Aziende sanitarie provinciali e l’intero sistema regionale”.

Un problema non da poco, considerando che queste persone non possono nemmeno chiedere assistenza o certificati per le malattie più comuni. Secondo il Gazzettino, che ha raccolto la denuncia dei residenti in Friuli, le strade ora sarebbero due, entrambe inappropriate. La prima è quella di cercare un medico di famiglia gentile e altruista, visto che non è tenuto a farlo, che si presti ad assumersi l’onere di visitare pazienti che non sono iscritti nella sua lista di assistiti. “Io lo faccio – ha spiega il presidente dell’Ordine della provincia di Pordenone, Guido Lucchini – perchè ha prestato un giuramento, quindi mi sento un dovere etico e deontologico. Ma capisco anche chi non lo fa perchè quel giorno ha lo studio pieno e altri pazienti da andare a visitare a casa”.

La seconda opzione è invece quella di recarsi al pronto soccorso. Si tratta di una scelta in realtà impropria, visto che non si tratta di vere emergenze e si finirebbe per intasare una struttura che invece andrebbe dedicata ai casi urgenti. Il numero, oltre 100 mila persone senza medico di base, fa comunque impressione e testimonia ancora una volta i risultati disastrosi della gestione del ministro della Salute Roberto Speranza. Come si è arrivati a questo punto? Molto semplice.

“Sono andati in pensione i medici di medicina generale e quelli che ci sono sul territorio non sono in grado di assorbire gli orfani dei camici bianchi in quiescenza”. Anche in questo caso i numeri sono impressionanti: in Regione mancano oltre 110 medici di prossimità, l’equivalente di 165 pazienti da ricollocare. Cinquanta, sessanta mila hanno trovato un altro medico, il resto è ancora bloccato, in attesa. La situazione peggiore è attualmente nella provincia di Pordenone, dove sono quasi 40 le figure mancanti in organico.

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