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Il PD premia il medico che odiava i non vaccinati. Diceva “Sappiate che vi disprezzo”

Pubblicato il 25/07/2022 19:21

Il periodo delle discriminazioni si è concluso da poco, ma la memoria delle vessazioni e della cattiveria degli odiatori seriali è ancora ben chiara nelle menti di chi le ha subite. Dai politici ai giornalisti, dai professionisti ai medici, le ingerenze contro i cosiddetti “no vax” sono state molteplici. Benché oggi quelle parole risuonino ancora più cattive, poiché prive di ogni fondamento, un sindaco ha ben pensato di premiare uno dei medici che più si sono esposti con spregio verso le persone che hanno deciso di non sottoporsi alla sperimentazione vaccinale. Stando alle sue parole, infatti, il dottore “odiava i non vaccinati”.
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Il medico che “odiava i non vaccinati”

«Non voglio più avere a che fare con voi!!! Venite in PS malati? Vi curerò, è il mio lavoro, ma senza parlarvi. Sappiate che vi disprezzo. Non è questione di libertà di pensiero, ma di rispetto per la comunità. Non ne avete, non ne meritate. Avrete le mie cure al meglio che posso, come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo». Queste terribili parole venivano pronunciate da Umberto Gnudi, l’ex primario del pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore, ancora in carica quando scrisse questo post su Facebook a inizio dicembre del 2021. Ebbene, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, nonché promotore del recente appello dei duemila sindaci pro-Draghi, ha ben pensato di conferire giovedì scorso, la benemerenza civica per “elevati meriti” al medico odiatore seriale, tra l’altro poi rimosso dall’incarico a metà febbraio di quest’anno e poi dimessosi dall’azienda ospedaliera Marche Nord.
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I motivi del premio da parte della giunta di Pesaro

Come riportato da Byoblu, basta andare sul sito del comune di Pesaro per trovare i motivi della controversa onorificenza. Secondo la giunta capitanata da Matteo Ricci, Gnudi avrebbe dimostrato competenza, capacità, spirito di squadra. Un riconoscimento doveroso, secondo il sindaco del PD. Il conferimento della benemerenza all’ex primario è stato annunciato a fine giugno 2022, sollevando aspre critiche in virtù delle sue inaccettabili parole. Ma a far scudo alla pioggia di critiche ci ha pensato proprio la giunta Ricci e del partito democratico pesarese, che nell’ultimo giorno di incarico al pronto soccorso ha inscenato un presidio di solidarietà fuori dall’ospedale rivolto al primario, partecipato da una decina di iscritti che hanno esposto cartelli con scritto “grazie Gnudi”, in barba al fatto che il soggetto in questione odiava i non vaccinati in maniera del tutto solare.
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Matteo Ricci difende il medico

Proprio il sindaco Ricci, incalzato dai commenti, ha difeso l’operato del medico parlando del minaccioso post contro i non vaccinati: “Gnudi ha detto qualche parola sopra le righe, ma andava compreso il suo stato d’animo. Aveva diritto di esprimere la propria opinione”. Inoltre, a difendere a spada tratta il primario che odia e schifa i no-vax, ci ha pensato anche un altro big dell’odio: Roberto Burioni, la virostar di Fermignano, sempre in provincia di Pesaro e Urbino. “La mia solidarietà al collega Umberto Gnudi” ha scritto su Twitter aggiungendo “Se stanno male ovviamente li curo, ma i no-vax (e pure chi gli liscia il pelo) fanno schifo anche a me”.
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Un mare di menzogne ha scatenato l’odio

Che il PD giustifichi simili discriminazioni solo quando si tratta degli odiati no-vax è sintomo di un’ideologia del tutto tendenziosa e priva di ogni fondamento, esattamente come le accuse e le parole dell’ex primario in questione. E’ ormai nota l’ammissione di tutta la comunità scientifica nel sancire che non è vero che i vaccini “proteggono te e chi ti sta accanto”, come tanto sbandierato nei primi mesi delle inoculazioni, con un forte richiamo al senso civico. Le menzogne in tal senso si sono sprecate, quando a reti unificate tutti i virologi ed i politici vicini al governo raccontavano la favoletta della protezione dal contagio. Dunque non è chiaro quale sia stata la mancanza di senso civico da parte di chi, legittimamente, ha deciso di non regalare il proprio corpo allo Stato e a big Pharma. Non stupisce invece che sia proprio il PD a premiare l’odio esplicito verso una certa categoria di cittadini, visto l’operato del partito nel promuovere obblighi e strumenti discriminatori come il Green Pass.

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