Nonostante “la scienza” abbia clamorosamente smentito sé stessa sui vaccini anti-Covid durante gli ultimi mesi, sembra proprio che qualcuno non riesca a far pace con il fatto di aver fatto un grossolano buco nell’acqua. Tra questi troviamo i controversi Ordini dei Medici, i quali in tempo di pandemia si sono posti come veri e propri “cani da guardia” agli ordini dei governi Conte prima e Draghi poi. Non hanno risparmiato vessazioni e mortificazioni, espellendo e ridicolizzando anche chi, nonostante tutto, stava provando a risolvere il problema del Covid in modo realmente scientifico, studiando e promuovendo cure a base di quegli stessi antinfiammatori che in seguito sono stati certificati come salvifici.
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Nel caso specifico, a far discutere (di nuovo) ci pensa il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. Secondo il numero uno della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, infatti, nel nuovo codice di deontologia medica saranno sicuramente introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alla vaccinazioni. «I medici non potranno disconoscere il valore scientifico» dei vaccini e quindi non potranno «sconsigliarne l’utilizzo», afferma all’Ansa Anelli, che poi sottolinea: quando i medici «verranno chiamati a partecipare a campagne vaccinali» non potranno rifiutarsi di somministrare gli immunizzanti.
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La federazione ha deciso di muoversi in fretta dopo l’annuncio del governo Meloni di voler anticipare la scadenza dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per i professionisti sanitari, il cui termine sarebbe dovuto essere il prossimo 31 dicembre. In seguito è anche arrivato il reintegro dei medici renitenti e non vaccinati, che erano stati sospesi dagli Ordini e dai datori di lavoro a causa del loro rifiuto sottoposti alla somministrare del farmaco sperimentale. E’ la stessa Fnomceo a riportare che sono 1.878 i dottori rientrati in servizio grazie al provvedimento dell’esecutivo. Decisioni evidentemente mal digerite da Anelli e dalla sua Federazione, che hanno deciso di regolarsi di conseguenza. A tal proposito, dunque, l’obbligo vaccinale per i medici potrebbe essere soltanto sospeso e non tolto di mezzo in via definitiva, visto che, come riporta Open, potrebbe tornare in vigore anche se non come legge dello Stato. La violazione del codice, infatti, costituisce un illecito disciplinare punito dall’ordine professionale.
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