Vero che quello del calcio è un ambiente considerato piuttosto virile e maschilista. Ma ciò che è successo alla AS Roma, come riportato sul Fatto Quotidiano, è veramente incredibile. E inaccettabile. I fatti sono questi: un giovane calciatore che milita nella squadra capitolina, sembrerebbe un Primavera, ha rubato dal telefonino di un’impiegata un video intimo da lei girato con il fidanzato. E non contento lo ha fatto girare in tutta Trigoria. Il che rappresenta già un reato piuttosto grave. Ma il Club, preso atto della situazione, invece di intervenire sul proprio tesserato ha deciso di licenziare lei per “incompatibilità ambientale”. (continua dopo la foto)

Una vicenda triste e vergognosa, che risalirebbe allo scorso autunno. Quando il calciatore, secondo quanto scritto sul Fatto, avrebbe sottratto il telefonino a un’impiegata trentenne, condividendo poi il video che ritraeva la ragazza in intimità con il suo compagno. Così le immagini sarebbero diventate “virali” non solo fra gli altri giocatori, ma anche fra i dipendenti del Club guidato, oltretutto, da una donna. La Ceo greca Lina Souloukou. Ora la dipendente si sarebbe rivolta a un avvocato per contestare il icenziamento e per una richiesta (sacrosanta) di risarcimento danni. Mentre nei confronti del “ladro di video hard”, sempre secondo quanto riporta il quotidiano diretto da Marco Travaglio, la società non avrebbe assunto alcun provvedimento.
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