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“Cosa pensano davvero gli italiani della guerra in Ucraina”. Sondaggio spiazzante a Cartabianca, Orsini gongola

Pubblicato il 08/02/2023 13:58 - Aggiornato il 08/02/2023 14:07

Una guerra ancora in corso, quella tra Russia e Ucraina, che nei prossimi giorni farà segnare un anno dall’inizio dei combattimenti, nonostante molti analisti avessero ipotizzato inizialmente un conflitto lampo. Previsione decisamente sbagliata, con le notizie di scontri e bombardamenti che continuano a susseguirsi giorno dopo giorno, senza che l’idea della pace faccia mai concretamente capolino all’orizzonte. Un tema, quello del conflitto, che è stato al centro dell’ultima puntata del programma Cartabianca, condotto su Rai3 da Bianca Berlinguer e che ha visto tra gli ospiti presenti in studio il professor Alessandro Orsini, spesso al centro delle polemiche in passato per non aver mai voluto adeguare il proprio pensiero a quello della narrativa mainstream. Anche stavolta non sono mancate tensioni. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Guerra in Ucraina, il sondaggio che sbugiarda tutti. Ecco cosa ne pensano gli italiani

Nel corso del programma è stato presentato un sondaggio Emg sull’invio delle armi da parte dell’Italia. Dal risultato decisamente non in linea con quello che certa stampa vorrebbe farci credere. Favorevole si è infatti dichiarato meno di un italiano su tre: il 30 per cento. Il 45 per cento, al contrario, è convinto che non sia giusto continuare a rifornire di armi l’Ucraina mentre il 25 per cento ha preferito non rispondere. (Continua a leggere dopo la foto)

Orsini ha commentato il sondaggio e la situazione del conflitto duellando con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, esponente del Pd: “Abbiamo consegnato l’Ucraina alla tragedia. L’Europa non può essere la succursale della Nato. Noi europei siamo completamente incapaci di fare la pace” è stato l’affondo del docente. (Continua a leggere dopo la foto)

Ricci, dal canto suo, ha ammesso: “Non possono esserci ambiguità nello schierarsi dalla parte giusta. L’Europa ha aiutato Kiev a difendersi ma è stata troppo debole nel tentativo di aprire un negoziato. Si può essere nettamente dalla parte dell’Ucraina ma anche dalla parte della pace”.

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