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Il Guardian: “Pd, M5S e Lega hanno impedito indagini su come il governo ha affrontato la pandemia”

Pubblicato il 12/10/2021 08:55

Il Guardian torna a picchiare duro sull’Italia e sui nostri governi che si sono trovati ad affrontare la pandemia. Scrivono: “I parenti delle vittime del coronavirus in Italia stanno spingendo per un’inchiesta pubblica (ItalExit si è schierata fin da subito appoggiando questa iniziativa, ndr) completa sulla gestione della pandemia da parte del governo poiché i documenti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) mostrano che i primi casi di Covid-19 registrati in 16 paesi europei hanno avuto origine dall’Italia. L’Italia è stato il primo Paese occidentale a segnalare un focolaio e ha il secondo più alto numero di morti legate al Covid (131.335) in Europa dopo il Regno Unito (137.763)”. (Continua a leggere dopo la foto)

Dopo l’inchiesta sul rapporto fatto sparire da Ranieri Guerra e il presunto coinvolgimento di Speranza, il Guardian attacca ancora: “La prima trasmissione locale del contagio è stata diagnosticata a Codogno, cittadina lombarda a sud di Milano, il 21 febbraio 2020. Ma una commissione parlamentare istituita per indagare sulla gestione del coronavirus da parte del governo si concentrerà solo sul periodo fino al 30 gennaio 2020, giorno prima che fosse dichiarata l’emergenza nazionale. L’inchiesta esaminerà i focolai iniziali in paesi come la Cina e l’adeguatezza delle misure adottate da tali stati e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per evitare il contagio in tutto il mondo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Inizialmente la commissione era destinata a guardare in modo più ampio alla risposta del governo alla pandemia, specialmente nella fase iniziale mentre si affannava a contenere infezioni e decessi in rapido aumento. “Ma la data limite è stata imposta dopo gli emendamenti dei politici del Partito Democratico di centrosinistra, del Movimento Cinque Stelle (M5S) e della Lega di estrema destra, che sono stati sostenuti dalla commissione a luglio. Migliaia di parenti in lutto hanno firmato una petizione nei giorni scorsi per ampliare l’inchiesta prima che i termini vengano approvati la prossima settimana”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Dobbiamo abolire questi scandalosi emendamenti, che sono uno schiaffo in faccia alle famiglie delle vittime che vogliono solo sapere cosa è successo”, ha detto Consuelo Locati, un avvocato che rappresenta più di 500 famiglie che hanno intentato azioni legali contro il governo. Ha affermato che un’indagine completa sarebbe utile in termini di apprendimento dagli errori commessi e di una migliore preparazione del paese per future pandemie. Locati ha indicato i documenti dell’ECDC, visti dal Guardian, che mostrano che 16 paesi in Europa hanno registrato le loro prime infezioni da Covid-19 in persone che erano tornate dall’Italia. I contagi sono stati registrati tra il 22 febbraio 2020 e il 7 marzo 2020, pochi giorni prima che l’Italia entrasse in pieno lockdown nazionale. (Continua a leggere dopo la foto)

Un altro documento, datato 24 febbraio 2020 e contenente i verbali di una riunione del comitato per la sicurezza sanitaria europea, affermava che “al momento in Italia non viene effettuato alcuno screening di uscita”. Locati ha dichiarato: “Le persone stavano lasciando i nostri confini senza essere controllate, il che ha contribuito alla diffusione del virus nel resto d’Europa – questo è un fatto serio che emergerebbe se fosse stata condotta un’indagine completa”. Gli unici due partiti a votare contro gli emendamenti all’inchiesta sono stati il ​​partito centrista Italia Viva, piccolo partner della coalizione di governo che comprende Pd, M5S e Lega, e l’opposizione di estrema destra Fratelli d’Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

Scrive ancora il Guardian: “Secondo un verbale tratto da un dibattito prima che la commissione votasse gli emendamenti l’8 luglio, Lisa Noja, deputata di Italia Viva, ha affermato che dovrebbe essere condotto uno studio approfondito ‘per capire cosa è successo nelle prime fasi della pandemia, per non ripetere gli stessi errori’. Tra i parlamentari in disaccordo c’erano quelli di Brescia e Bergamo, la cittadina lombarda più colpita all’inizio della pandemia, e Piero Fassino, del Pd. ‘Estendere l’ambito dell’indagine dell’inchiesta pubblica sulla gestione della pandemia da parte delle autorità italiane [avrebbe alimentato] la polemica strumentale già emersa nei mesi scorsi’, ha affermato Fassino. La commissione dovrebbe presentare i suoi risultati nel 2023, quando sono in programma le elezioni generali e il ballottaggio regionale in Lombardia, attualmente guidato dalla Lega”. (Continua a leggere dopo la foto)

“E’ chiaro che un’indagine di questo tipo comprometterebbe ovviamente i risultati delle elezioni se l’indagine dovesse accertare con certezza che c’erano delle responsabilità”, ha detto Locati. “Stanno cercando di scaricare la responsabilità man mano che emergono ulteriori informazioni, ma non possono più giocare a questo gioco”. ItalExit resta al fianco delle famiglie e dell’informazione libera.

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