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Green pass sul treno? I passeggeri devono averlo, il personale no. L’ennesima follia

Pubblicato il 01/09/2021 15:21

L’epoca dei viaggi in treno a due velocità, con discriminazione legalizzata per i passeggeri sprovvisti di Green pass, ha avuto alla fine inizio. Per volontà precisa di un governo che continua a ritenere i vaccini l’unica arma possibile contro il Covid, ignorando studi e dati che evidenziano quanto poco efficaci siano gli attuali farmaci nel contrastare il virus, da oggi salire a bordo non sarà possibile per tutti. Anzi, chi non sarà in hdel certificato verde andrà incontro a spiacevoli sorprese. Con tanto di assurdi paradossi, tanto per non farsi mancare niente.

Green pass sul treno? I passeggeri devono averlo, il personale no. L'ennesima follia

Viaggiare, oggi, ha regole precise. Una volta a bordo del treno il passeggero deve accomodarsi al posto assegnato e mostrare il Green pass al controllore, incaricato di verificare grazie all’app rilasciata dal ministero della Salute. Qualora una delle persone in viaggio risultasse sprovvista del certificato, la procedura prevede che venga immediatamente spostata in una zona isolata del mezzo e costretta a scendere alla fermata successiva. In caso di rifiuto scatterà l’intervento delle forze dell’ordine, con multe salate tra i 400 e i 1000 euro.

Andando a spulciare bene tra le regole, come segnalato da Enza Cusmai sulle pagine de La Verità, ecco però saltar fuori l’ennesima bizzarria. Per garantire la sicurezza dei passeggeri, secondo Draghi e i suoi ministri, è necessario avere infatti il Green pass, e quindi o due dosi di vaccino o un tampone fatto nelle 48 ore precedenti e con esito negativo. Tralasciando discorsi su quanto la somministrazione non metta effettivamente al riparo dal Covid, è quantomeno singolare che il personale di bordo, non abbia l’obbligo del certificato verde.

Capotreno, controllore, addetto al vagone ristorante. Persino la persona incaricata di pulire i vagoni tra un viaggio e l’altro. Per loro, il Green pass non è richiesto. Trenitalia ha chiarito che per i circa 6 mila dipendenti impiegati nel settore il regolamento non prevede nessun obbligo. E così il certificato verde sarà richiesto ai passeggeri ma non al personale. Non fosse tutto tremendamente serio, verrebbe quasi da ridere.

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