Devono avere una strana idea di Green nell’Unione Europea. Strana come quella sulla Scienza. Due idee completamente distaccate dalla realtà, ma perfettamente aderenti al profitto e agli interessi. Lo è stato per i vaccini, lo è ora per il Glifosato. Da tanto tempo, infatti, si parla dello stop al suo utilizzo in agricoltura a causa della pericolosità per l’uomo e per la natura stessa, ma Bruxelles sta facendo di tutto per mantenerlo in vita. Facendo un favore, non di poco conto, alle multinazionali. Una in particolare, tedesca, come la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. La Bayer, regina di Big Pharma, che ha acquistato il brevetto della Monsanto per 66 milioni di euro, cancellandone il marchio nel 2018. In laboratorio è stato dimostrato che questa sostanza può provocare stress ossidativo e danni genetici. L’Oms lo ha addirittura definito un potenziale pericolo per il cancro. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’allarme sull’utilizzo del Gifosato è scattato da anni. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro lo ha inserito nella categoria dei “probabili cancerogeni“. Quel “probabile” è una formula che gli permette di continuare a fare pressione sulle autorità europee per restare in uso. E così l’utilizzo di questo prodotto continuerà, causando danni ambientali e all’uomo. In ottobre, infatti, gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero approvare il regolamento definitivo in materia di prodotti chimici in agricoltura. Ma, come riporta ByoBlu, se si parla di stop (o comunque di rigido contenimento dei pesticidi), per il Glifosato si vuole fare eccezione. La famosa transizione ecologica, quella vera, dunque, può aspettare. (Continua a leggere dopo la foto)
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Glifosato, Unione Europea verso proroga di utilizzo per 10 anni
La Commissione Europea vuole permettere l’utilizzo del Glifosato per altri 10 anni, fino al 2033. Un provvedimento visto da molti come l’ennesimo favore alle multinazionali e all’industria farmaceutica in salsa agricola. In Italia l’uso di questo prodotto, proprio per la sua pericolosità e per l’opacità con cui gli Enti regolatori lo classificano, è vietato in parchi pubblici, giardini, campi sportivi, zone ricreative, parchi gioco, scuole e ospedali. Ma già lo scorso anno l’Unione europea aveva garantito una proroga all’impiego del Glifosato. Ora si attende un ulteriore benestare, col rischio che dovremo sorbircelo per altri 10 anni, visto che l’Efsa, l’Autorità europea sulla sicurezza alimentare, guarda caso smentisce l’Oms circa il pericolo potenziale di cancro.
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