Giusliberismo vs Costituzionalismo
“Alla fondazione [sociale] nel patto costituzionale è andata sostituendosi, sul finire degli anni ’80, una fondazione [individualista] nei diritti, compresi come solo possibile fondamento di un ordine che va aprendosi ad una dimensione globale. Il contesto in cui matura questo passaggio è segnato dal ricorrere di un duplice ordine di fattori, e segnatamente dal dispiegarsi della globalizzazione dell’economia di mercato e dall’intensificarsi del processo di integrazione europea. Entrambi hanno determinato lo spostamento delle sedi decisionali ed una conseguente rideterminazione degli spazio della sovranità statale.[…] L’irragiungibilità dei luoghi della decisione prende corpo in una diversa rappresentazione del potere e della sua decisione: il sovrano ‘visibile’, incarnato dallo Stato, viene sostituito da una sovranità invisibile e impersonale, che viene assumendo i sembianti del mercato e delle sue leggi, che reclamano per sè i caratteri dell’oggettività e dunque una cogenza che non può essere messa in discussione dalla volontà dei popoli. […] La fondazione dell’ordine nei diritti riprende il progetto di individualizzazione della società intrapresa dalla Modernità, rispetto al quale l’esperienza dello Stato sociale si presenta, adesso, come una parentesi, una deviazione”.
Giuseppina BARCELLONA, “”L’Era del Postumano, Tecnica, Ideologia e Società nel XXI secolo”