Nella puntata del 10 dicembre, Gino Cecchettin sarà ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, su La7. Un annuncio, quello della partecipazione del padre della studentessa veneziana morta per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta, che ha subito scatenato polemiche e generato grandi attenzioni mediatiche.
Gino Cecchettin e le polemiche legate al suo ruolo mediatico
Come spiegato dalla testata The Social Post, Gino Cecchettin fin dal giorno della scomparsa di sua figlia Giulia si è ritrovato a dover parlare davanti alle telecamere. Fin dal primo momento lo ha fatto in modo esemplare: anche dopo il ritrovamento del corpo di Giulia non ha mai dato spazio all’odio e alla violenza, preferendo mandare messaggi positivi e che incentivassero un cambiamento. Il suo discorso al funerale della figlia, fatto con enorme fatica emotiva, da una parte ricordava con emozione la 22enne, e dall’altra chiedeva a gran voce un miglioramento nella lotta alla violenza di genere.
La partecipazione di Cecchettin ad un programma mediaticamente centrale come Che Tempo che Fa ha scaturito il nascere di polemiche, o meglio, le ha viste evolversi, perché eran già nate. La famiglia Cecchettin, secondo un certo tipo di pubblico televisivo e non, si comporta in modo anomalo: non piange davanti alle telecamere, non dichiara di volere l’assassino della figlia chiuso in carcere a vita e non semina odio e colpe. La vicinanza ai Turetta, manifestata da tutta la famiglia Cecchettin, è parsa peculiare a qualcuno. La stessa dimensione pubblica del funerale è stata giorni fa criticata, come fosse un tentativo della famiglia di andare ossessivamente la telecamera. Non è bastato che Cecchettin spiegasse il perché di queste scelte, che hanno avuto la finalità di creare una coscienza sociale attorno alla morte della figlia, al mero scopo di darle un significato possibile.
Non è mancata un paio di giorni fa l’insorgere di un’ulteriore polemica, legata a dei tweet legati ad un presunto profilo di Cecchettin in cui si fanno commenti sessisti o comunque di una volgarità estrema. Secondo Dagospia la nascita del profilo sarebbe legata alla volontà di mettere Cecchettin in una posizione scomoda.
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