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Bollette, il prezzo del gas scende ma la bolletta sale. Ecco perché e come ci stanno fregando

Pubblicato il 11/10/2022 09:04

Non tutti stanno dicendo agli italiani che il prezzo del gas in realtà sta scendendo. I cittadini invece sanno bene da soli che il prezzo delle bollette continua a salire. Com’è possibile? Al di là del costo della “materia energia” e della spesa della “materia prima gas”, che sono le componenti più importanti da controllare nella bolletta, un ruolo decisivo è in realtà giocato dal mercato del metano. E quindi dalle quotazioni del gas alla borsa di Amsterdam (Ttf ) o sul mercato all’ingrosso italiano (Psv, Punto virtuale di scambio). E quindi regno della speculazione. Sono indici presi come riferimento per formulare il prezzo della materia prima alla base dell’offerta che sottoscriviamo. E allora cosa sta succedendo? (Continua a leggere dopo la foto)

Lo spiega bene il Corriere: “In questi giorni abbiamo assistito a un calo delle quotazioni giornaliere del gas. Per fare un esempio, il prezzo del metano venerdì ha segnato un forte calo nell’hub olandese Ttf: -12% a 155 euro/Mwh. Molto lontano dai picchi di 300 euro al megawattora di agosto”. Ma allora perché anche le bollette non scendono? “La premessa è doverosa: tutto dipende da come vengono calcolate le bollette in Italia e dalle differenze tra mercato tutelato e mercato libero”. Il riferimento è il Psv e non più l’indice Ttf di Amsterdam. “In Italia il prezzo medio del Psv nel 2021 è stato pari a 46,23 euro/MWh, in aumento rispetto al 2020, ma con una minore esposizione alle speculazioni rispetto al Ttf. In estrema sintesi (e semplificando) posto che il valore dell’indice Ttf mensile viene calcolato facendo la media aritmetica delle quotazioni giornaliere riferite al mese di fornitura, i dati per ottobre non sono ancora disponibili. A Ottobre 2022 abbiamo un Ttf medio solo del mese precedente pari a 2,022 euro/Smc. Solo a novembre sarà possibile capire se e di quanto scenderanno le bollette per i clienti del mercato tutelato”. (Continua a leggere dopo la foto)

Diversa è la questione per chi è nel mercato libero. “Se si stipula o si è sottoscritto un contratto della luce o del gas a prezzo fisso significa ovviamente che si pagherà la stessa cifra, al netto dei consumi che possono variare, per un determinato periodo di tempo stabilito nel contratto. In genere si parla di un anno o due o tre anni. Se si è scelta l’opzione dell’indicizzazione, che può essere su base mensile, vuol dire che si è scelto di esporsi alle oscillazioni del mercato. Le offerte variabili a prezzo indicizzato spesso prendono come riferimento il prezzo del gas al Psv ma è possibile che il prezzo stabilito nel contratto sia agganciato al Ttf olandese”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude il Corriere: “In questo caso le bollette potrebbero scendere, visti i prezzi in caduta del gas, solo da novembre per chi ha un’indicizzazione mensile. E questo sempre per il meccanismo del calcolo legato alla media aritmetica delle quotazioni giornaliere registrate nel mese di ottobre. Dati che si avranno solo a novembre”.

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