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“Landini, dov’eri quando…?”. Borgonovo asfalta il leader della Cgil: una lezione durissima (VIDEO)

Pubblicato il 16/11/2023 12:33 - Aggiornato il 16/11/2023 15:11
Francesco Borgonovo Maurizio Landini

Adesso è tutto uno scioperare. Con lo scontro tra sindacati e governo che rischia di paralizzare l’Italia. Una domanda, però, sorge spontanea. Dove era Maurizio Landini, dove erano i sindacati quando a colpi di Green pass e obblighi sono stati sospesi e licenziati migliaia di lavoratori? È una domanda che si pone anche Francesco Borgonovo, e la pone al leader della Cgil. Ricordate ad esempio la vicenda dei portuali? Borgonovo, su LaVerità, parte da loro, e parte dalla fiction Rai “Blanca” in cui un poliziotto racconta di essere stato malmenato proprio dai portuali di Trieste in occasione degli scioperi contro Green pass e obbligo vaccinale sul posto di lavoro. Ma la realtà non ha nulla a che fare con la narrazione che ne è stata fatta. E ci riconduce al presente. (Continua a leggere dopo la foto)
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Dice Francesco Borgonovo: “I portuali scioperarono a difesa dei propri diritti di lavoratori. Descriverli come facinorosi o violenti non renderà mai onore alle giuste cause per cui interruppero il proprio lavoro. Quando lo stato decise di imporsi sui lavoratori con provvedimenti del calibro di green pass e obbligo vaccinale, pena licenziamento o sospensione, era doveroso far valere le proprie ragioni e la propria libertà di opporsi. In tutto questo, i sindacati, a braccetto con le autorità, non hanno mai agito, non hanno mai preso provvedimenti che tutelassero i lavoratori”. Poi la frecciata a Maurizio Landini. (Continua a leggere dopo il video)
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Francesco Borgonovo tira in ballo Maurizio Landini

“Quello di Trieste fu un caso scandaloso che costò il lavoro al povero Stefano Puzze”, ha commentato Francesco Borgonovo. Dice a RadioRadio: “Ogni volta che sento parlare Landini e gli altri sindacati mi chiedo dove fossero quando migliaia di persone venivano sospese, perdevano il lavoro, combattevano per i propri diritti contro le imposizioni dello Stato, peraltro volute da partiti che con Landini vanno molto d’accordo. Io Landini me lo ricordo a braccetto con Draghi e non muoveva un dito quando migliaia di lavoratori combattevano in strada. Cos’hanno fatto i sindacati? Chiedevano il vaccino obbligatorio, non hanno mai combattuto per i posti di lavoro, per la gente sospesa”.

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