x

x

Vai al contenuto

“Positivi vaccinati ricoverati con i negativi”. Le magie del Green Pass: “Sani per legge”

Pubblicato il 12/08/2021 12:11

“I pazienti positivi al Covid-19, che hanno completato il ciclo vaccinale e il cui ricovero è per patologia non riconducibile all’infezione Covid, dovranno essere ricoverati in area No-Covid, in ragione della irrilevante contagiosità. In ottemperanza a quanto disposto dalla Circolare Regionale le Uu.oo.cc dovranno ricoverare tale tipologia di paziente nelle proprie aree di degenza, ove possibile in stanza singola”. Questo è quanto ha disposto – scatenando una bufera – il Policlinico Riuniti di Foggia con una nota a firma del direttore generale Vitangelo Dattoli e del direttore sanitario Franco Mezzadri. In assenza totale di un qualsiasi riscontro scientifico che attesti i vaccinati come non trasmissori di virus, lì si sono presi la libertà di disporre la possibilità di ricoverare persone infette insieme a persone non infette. La gravità è assoluta. (Continua a leggere dopo la foto)

La disposizione è dunque fondata in modo totalmente leggero e antiscientifico sul fatto che i vaccinati non possano trasmettere il virus, cosa assolutamente non vera dato che, come stanno ampiamente dimostrando i casi di Israele o dell’Islanda, i vaccinati anche con doppia dose non solo vengono ricontagiati ma contagiano a loro volta alla grande. La toppa del Policlinico di Foggia, però, è peggio del buco. Perché avrebbero dovuto immediatamente ritirare la circolare, e invece hanno avanzato delle giustificazioni. (Continua a leggere dopo la foto)

La direzione generale, infatti, ha precisato – come riporta Foggia Today – che “quella che si rappresenta è una eventualità, segnalata dalla Circolare della Regione Puglia del 23 luglio 2021 dall’oggetto ‘definizione rete ospedaliera Covid e No Covid. Monitoraggio reti cliniche, reti assistenziali e tasso di occupazione’ a cui il Policlinico Riuniti ha ottemperato, qualora si verifichino situazioni connesse a patologie prevalenti non riconducibili all’infezione Covid che comunque avrebbero visto il paziente ricoverato in reparti protetti presso discipline non contemplate con tutte le accortezze e le specificità del percorso Covid, come, tra le altre, l’utilizzo della camera singola”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude la nota: “Sarà cura dell’Amministrazione chiarire meglio eventuali dubbi interpretativi non degli operatori, con cui naturalmente ci sarebbe stata la valutazione caso per caso, qualora si fosse presentata questa eventualità, anche rispetto all’evidenza scientifica della minore contagiosità dei pazienti vaccinati”. Di questa evidenza scientifica, però, non vi è traccia. Se mai ci sono tracce dell’esatto contrario.

Ti potrebbe interessare anche: “Libertari, attiviamoci contro questo neototalitarismo!”. Il durissimo appello del magistrato