x

x

Vai al contenuto

Il “click day” per il bonus bici è un flop: neanche questo sono riusciti a fare!

Pubblicato il 03/11/2020 17:36

L’ennesimo flop del governo è simboleggiato dal “click day” per il bonus bici. La cronaca del disastro è stata perfettamente raccontata da Repubblica: “La schermata iniziale che si è aperta dopo qualche tentativo di connessione andato a vuoto indicava il plafond e una prima scrematura attraverso risposte a semplici quesiti sul possesso di Spid e sul Comune di residenza. Dopo qualche fallimento della connessione, sulla piattaforma è comparsa una prima schermata nel quale si dava il via all’operazione alle 10:00”.

“Una volta aperta la ‘sala d’attesa’ ci siamo resi conto che – a differenza di altri utenti – non avevamo indicazioni di quante persone avessimo in coda davanti. Abbiamo provato a contattare il centralino del Ufficio relazioni con il pubblico del Ministero e scritto una mail, senza risposta in entrambi i casi”.

“Alle 14 circa è arrivato il nostro turno – scrive il giornalista che ha documentato il “click day” per il bonus – dopo cinque ore d’attesa e sapendo che avremmo avuto a disposizione solo 20 minuti per fare tutta la procedura. Abbiamo chiesto il “buono o rimborso”, e siamo quindi passati alla identificazione Spid. Sul più bello, però, si sono presentati messaggi di errore che hanno impedito l’accesso a Spid”.

“Dopo una serie di tentativi di autenticazione a Spid, sia con Qr code via App che attraverso nome utente e password, il tempo a nostra disposizione è scaduto. Pazientemente, ci siamo dovuti rimettere in coda. Dietro ad altre 640 mila persone”. E per un governo che va avanti a bonus, questo è tutto dire…

Ti potrebbe interessare anche: 10mila pagine di provvedimenti in 8 mesi di Covid: risultati? Zero. Ecco il governo Conte