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Fine covid mai! Il trucco di Speranza per boicottare le riaperture. Arriva la “clausola contagi”

Pubblicato il 16/03/2022 18:38

Il Ministro della Salute vorrebbe introdurre una “quota di contagi” nel prossimo decreto covid. Una mossa per tenere in stand-by le attuali limitazioni. Questa, infatti, permetterebbe di tornare alla libertà solo a patto di non superare una soglia prestabilita.
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Fine covid mai!

Il Consiglio dei Ministri dovrebbe dare nella giornata di domani il via libera alla roadmap sulle riaperture. Dovrebbe, perché le ultime indiscrezioni parlano di un Roberto Speranza in piena crisi esistenziale. Colto da una fulminante paranoia fobica sulla libertà, il tenace ministro sembra non essere intenzionato a restituire agli italiani il tanto agognato ritorno alla normalità, per quanto possa essere definito normale il periodo che stiamo vivendo. «I contagi aumentano!», sarebbe questa la motivazione addotta da Speranza e dai suoi fidi consiglieri – Ricciardi in prima linea – nel tentativo di dare un colpo di coda contro le riaperture, incurante del fatto di essere in totale controtendenza rispetto alle opinioni della comunità scientifica mondiale ed ai provvedimenti governativi di tutto il resto del mondo, il quale invece si accinge a togliere le ultime restrizioni rimaste.
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Speranza tenta il gioco di prestigio

Preso dall’agitazione, il titolare della Salute, sarebbe pronto a puntare su un piano B per lasciarsi aperta la possibilità di richiudere: una “clausola di salvaguardia” sul numero dei contagi, utile per bloccare la road map, tornando a rinchiudere i casa gli italiani se la situazione dovesse peggiorare. Proprio così, ci sarebbe una discussione in corso su questo punto. Speriamo possano arrivare novità a breve, visto e considerato che è passato un mese da quando Mario Draghi promise che la road map per la ripartenza sarebbe stata stilata “al più presto“, cercando di “aprire più possibile“.
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Una misura del tutto priva di logica

Se c’è una cosa di cui non si possono accusare Speranza e compagnia cantante è l’incoerenza. Risulta essere molto coerente, infatti, il continuare a perseverare sull’applicazione di provvedimenti totalmente privi di senso logico. Il Ministro dovrebbe spiegare, infatti, quali siano i crismi secondo i quali si dovrebbe condizionare nuovamente la libertà dei cittadini ad un conteggio che di scientifico ha ben poco, vista l’evidente volatilità dei dati secondo il numero di tamponi effettuati in un certo periodo. Forse Speranza ha in mente di tamponare a tappeto per tutta l’estate l’intera popolazione italiana? Non stupirebbe.
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Dovrebbe spiegare, inoltre, come sia possibile pensare di imporre nuove chiusure alla luce dei confortanti dati AGENAS, portale sotto il controllo del suo stesso, medesimo, dicastero, i quali segnano ad oggi un’occupazione delle terapie intensive covid al 5% (come da foto qui sopra). Dovrebbe spiegare, in ultimo, come sia possibile essere così ciechi rispetto alle politiche adottate dal resto d’Europa (e del mondo) nel porre fine a misure liberticide e deleterie come Green Pass e mascherine. Dovrebbe spiegare molte cose Speranza, a tutti gli italiani.

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