Un violento rogo ha avvolto una parte centrale del ponte Kerch, snodo fondamentale che collega la Russia alla Crimea. La struttura, lunga 19 chilometri, è un’arteria di collegamento strategico. Mosca accusa direttamente l’Ucraina e gli Stati Uniti, e ora il rischio escalation è sempre più probabile. “Il rogo – secondo la Tass – sarebbe stato causato da un camion bomba”. Le immagini diffuse sul web mostrano le fiamme che inghiottono almeno due vagoni di un treno merci e dalle quali sembra anche essere crollata una parte del ponte riservato al traffico automobilistico. “La Crimea, il ponte, l’inizio”, scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Tutto ciò che è illegale va distrutto – ha aggiunto – tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all’Ucraina”. (Continua a leggere dopo la foto)

Testimonianze parlano di un’esplosione che è stata avvertita a molti chilometri di distanza. “Un serbatoio di stoccaggio del carburante ha preso fuoco sul ponte della Crimea”. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, precisando che gli archi navigabili del viadotto non hanno subito danni. “È troppo presto per parlare di cause e conseguenze. Sono in corso i lavori per estinguere l’incendio”, ha scritto su Telegram Oleg Kryuchkov, consigliere del governo russo in Crimea. (Continua a leggere dopo il video)
La circolazione dei mezzi sul ponte è stata comunque sospesa. Il rogo del ponte è visibile su molti canali Telegram e account Twitter. Il ponte, lungo 19 chilometri, è il più ampio d’Europa. L’agenzia di stampa Reuters scrive che l’incendio è nato da un carro armato. Su Telegram circolano immagini che mostrano due campate del ponte in Crimea colpite e abbattute e si ipotizza che sia stato un razzo ad agire. Il ministro degli Esteri russo, da sempre tra i più cauti, dopo le dichiarazioni di Zelensky, durante un’assemblea di Russia Unita ha detto: “Non possiamo tacere sul tema del nucleare. Aumenta il rischio di guerra atomica”.
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