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“Liberi di sbagliare”. La “legge salva-medici” del ministro medico Schillaci: cosa cambia

Pubblicato il 05/04/2023 09:27 - Aggiornato il 05/04/2023 09:31

Fare il medico, d’ora in poi, sarà molto meno rischioso. Almeno per sé stessi, visto che in caso di errore, anche potenzialmente grave per la salute del paziente, non ci sarà più il rischio di incorrere in vere e proprie sanzioni penali. Questa l’ultima battaglia annunciata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che nelle scorse ore ha deciso di voler invertire nettamente la rotta: “Agiremo per depenalizzare la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo solo quella civile”. Secondo il titolare della Salute, si tratta di un passaggio necessario per la sostenibilità del servizio nazionale: i camici bianchi, per evitare rischi, ricorrono spesso alla cosiddetta “medicina difensiva”, prescrivendo esami e visite a volte inutili pur di schivare in anticipo eventuali accuse. Per evitare sprechi, dunque, l’errore del medico non comporterà più alcun reato penale. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Errore del medico? Niente più reato”. L’annuncio di Schillaci

Come riportato dal Sole 24 Ore, Schillaci ha spiegato: “Le lunghe liste di attesa nella sanità sono anche dovute al fatto che vengono prescritti troppi esami inutili, c’è un eccesso di medicina difensiva. Il medico, per evitare cause e guai con la giustizia, eccede a volte negli esami da far fare. Per questo agiremo depenalizzando la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo solo quella civile”. (Continua a leggere dopo la foto)

errore medico reato

Lo stesso Schillaci ha poi puntualizzato: “Lavoriamo anche a delle linee guida con criteri chiari su quali esami prescrivere e quando”. Una notizia accolta ovviamente con favore dai sindacati dei medicini: “Si tratta di un intervento che chiediamo da tempo e che reputiamo essenziale per ridare maggiore serenità ai medici e per ridurre il ricorso alla medicina difensiva. Ora bisogna lavorare rapidamente al provvedimento” ha commentato commenta Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed. (Continua a leggere dopo la foto)

Sulla stessa linea il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, secondo il quale la modifica va fatta “il prima possibile, proprio per normalizzare l’accesso alle prestazioni nella sanità pubblica”. Tanti, invece, i messaggi di utenti che si sono detti preoccupati dall’impatto di questa rivoluzione: “È già difficilissomo ottenere giustizia in caso di errore del medico, ora sarà definitivamente impossibile” si legge tra i commenti.

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